rotate-mobile
Attualità

La Marcia-Catena della Pace con oltre 2mila partecipanti. Lotti: "Diamo voce e speranza al mondo"

Un successo di colori e partecipazione nel rispetto delle distanze e delle norme anticovid Lotti: “Con questa giornata diamo voce

E’ stata una festa statica, tutti fermi uniti da un filo, quel filo di speranza di amore per ribadire che ‘la pace non ce la regala nessuno’ è un processo che si guadagna giorno per giorno. Oggi da Porta San Pietro un cordone di persone, distanti ordinate e responsabili, ai lati della strada hanno simboleggiato l’importanza di voler essere a questa manifestazione pacifica nonostante il Covid. 

“Siamo qui a distanza di un metro l’uno dall’altro – ha detto Flavio Lotti coordinatore Tavola della Pace - con le mascherine, convinti che insieme si può riuscire ad avere un mondo migliore. Con questa Catena Umana abbiamo scelto di restare fermi per scuotere le coscienze di quelli che non si vogliono muovere, quelli che restano indifferenti, quelli che non vogliono prendersi cura dei più
vulnerabili. Siamo tutti fratelli e sorelle e facciamo parte di questa umanità straordinari. L’Umbria ha avuto due uomini eccezionali come San Francesco e Aldo Capitini che sono il simbolo della pace, fraternità, rispetto e fratellanza”.

I partecipanti, secondo i verti della Tavola della Pace, sono restati fermi e distanti suonando e ballando, ma anche semplicemente fermi assaporando questo popolo colorato e allegro. Ma non sono mancate le polemiche: cittadini e anche storiche associazioni hanno giudicato non opportuna la manifestazione dato che ha richiamato cittadini da tutto il Paese in un momento molto difficile sul fronte dei contagi. Ma gli organizzatori hanno voluto portare avanti l'intervento che questa mattina si è svolto lungo l'asse Perugia-Assisi                                               

IL MESSAGGIO DEL PRESIassisi-foto-carabinieri-2DENTE UE Sassoli - "Dobbiamo riappropriarci delle nostre radici, rimettere al centro del pensiero un'etica della persona che vada oltre la semplice logica del profitto economico. Dobbiamo abbandonare la cultura dello spreco e assicurare che nessuno resti escluso o troppo indietro. Questo ci impegna a definire anche una nuova idea di Europa come ci hanno chiesto milioni di cittadini quando l'anno scorso alle elezioni europee hanno dato fiducia a un cambiamento possibile. In questo momento abbiamo molte sfide da compiere, abbiamo tante marce da continuare a percorrere insieme, dobbiamo sentire tutti, credenti, laici la necessità di riedificare quella casa comune per continuare insieme a combattere gli idoli. Gli idoli di una falsa modernità e abbattere i muri, costruire i ponti, non lasciare che nessuno possa essere ingoiato dal nostro mare mediterraneo ma debba essere accolto come persona umana dalle nostre società umanizzate. Abbiamo bisogno di tutto questo, abbiamo bisogno che questa marcia continui e che questa esperienza continui ad essere feconda, perché uomini, donne e le generazioni future possano dire di aver compiuto una grande impresa.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Marcia-Catena della Pace con oltre 2mila partecipanti. Lotti: "Diamo voce e speranza al mondo"

PerugiaToday è in caricamento