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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Luna Park annullati, la protesta dei giostrai: "Settore in crisi, senza lavoro da marzo"

Si alza la protesta di Anesv, l’Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti, a causa dei tanti appuntamenti annullati in giro per l’Italia, tra cui a i tradizionali Baracconi a Perugia che quest’anno non si svolgeranno

Fatturati decimati, giostrai senza risorse e luoghi dove trascorrere i mesi invernali. Si leva alta la protesta di Anesv, l’Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti, a causa dei tanti appuntamenti annullati in giro per l’Italia, tra cui a i tradizionali Baracconi a Perugia che quest’anno non si svolgeranno, come deciso dall’ordinanza del sindaco Romizi.

“Il lockdown non è mai terminato per i luna park. Le amministrazioni comunali stanno annullando diverse centinaia di tradizionali luna park autunnali nonostante il rispetto delle specifiche linee guida governative e dei piani di sicurezza che prevedono la presenza di steward e la gestione dei flussi del pubblico. La categoria è in ginocchio e non sa con quali risorse affrontare e dove trascorrere i mesi invernali. In carenza dei luna park, i Comuni non concedono infatti alle abitazioni mobili degli esercenti di sostare sul territorio, con pesanti conseguenze sulla scolarizzazione dei bambini, in quanto non si rispetta più il calendario degli spostamenti al seguito delle manifestazioni”.

Un quadro difficile, che ha spinto l’associazione a chiedere “che il Mibact e l’Anci si attivino per garantire la possibilità di effettuare i luna park e sostenere un settore che è in enormi difficoltà” – ha sottolineato Ferdinando Uga, presidente di Anesv - Le Linee guida sono state emanate proprio per riaprire le attività economiche  ma i sindaci stanno negando il diritto al lavoro delle imprese che svolgono attività di lo spettacolo viaggiante”.

L’epilogo, è amaro. “La maggior parte delle circa 5000 imprese e famiglie degli esercenti spettacoli viaggianti itineranti è senza lavoro alla metà del marzo scorso e concluderà il 2020 con una media di 50 giornate di attività, decisamente inferiore rispetto a quella degli anni passati. I luna park vengono svolti all’aperto in spazi ampi, in cui è possibile rispettare il distanziamento e l’obbligo di indossare la mascherina, previsto da mesi dalle linee guida di settore. Diversi luna park si sono tenuti recentemente anche a Bergamo, a Torino e a Prato, grazie alla sensibilità di alcuni amministratori locali e alle azioni messe in campo dagli esercenti per garantire la sicurezza di tutti. Siamo molto preoccupati – conclude Uga – per la annunciata emanazione di nuovi provvedimenti che limiteranno le manifestazioni all’aperto. Il luna park è un’attività di cultura e spettacolo popolare che si svolge in piena sicurezza, nel rispetto delle linee guida nazionali e degli specifici protocolli approvati dall’autorità sanitaria”.

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