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INVIATO CITTADINO Torna il Love Film Festival: anteprima l'8 marzo

Giustizia sociale e violenza contro le donne sono i perni intorno ai quali ruoterà la kermesse del cinema che si terrà a Perugia dal 24 al 26 giugno

Torna il Love Film Festival. Tema dell’ottava edizione la giustizia e anteprima dell’8 marzo su temi sensibili. Coinvolto il cinema Meliès di via della Viola per la proiezione del film “Credo in un solo padre” di Luca Guardabascio. Nel cast, tra gli altri, Massimo Bonetti, Flavio Bucci, l’umbro Giordano Petri e Francesco Baccini, che ha firmato anche la colonna sonora.

Giustizia sociale e violenza contro le donne sono dunque i perni intorno ai quali ruoterà la kermesse del cinema che si terrà a Perugia dal 24 al 26 giugno.

Fra gli anniversari da celebrare, quello per il secolo dalla nascita di Gassman e Tognazzi, due giganti della cinematografia. In collaborazione con lo storico del cinema Fabio Melelli che affianca il direttore Daniele Corvi fin dalla prima edizione.

Annunciato anche un evento speciale al Frontone, come apertura del Festival, e il rimanente alla Sala dei Notari. Il manifesto a cura dell’artista perugino Massimiliano Donnari, che non mancherà certo di stupire con le sue artistiche provocazioni. Difficile non ricordare lo spruzzone di via Mazzini che suscitò polemiche e interrogazioni.

L’assessore alla cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, osserva come la scelta del tema tocchi uno dei nervi sensibili della società che sembra non volersi liberare da stereotipi tragicamente attuali.

Intervenuta anche la consigliera comunale Manuela Puletti che ha avuto parole di elogio per la manifestazione. Il regista Luca Guardabascio ha fatto riferimento alla fondazione di Cinema Sociale99, in cui sono operative anche delle vittime di questo fenomeno drammaticamente corrente.

Con la proiezione del film in parola, si chiude dunque un cerchio, dato che “Credo in un solo padre” era stato cullato dal Love Film Festival fin dal 2018.

Intervenuto anche l’attore umbro Giordano Petri, che ha riferito l’esperienza umana e professionale maturata in questa produzione.

Soddisfazione palese da parte del patron e direttore artistico Daniele Corvi. È tempo di raccogliere i frutti di un impegno elevato e costante, dipanatosi inizialmente in solitaria, ma oggi validamente sostenuto da Enti e Istituzioni che ne hanno riconosciuta la robusta valenza culturale.

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