LETTI PER VOI La vera storia della prima volta di Dylan in Italia
La racconta in anteprima nazionale Donadio a San Matteo
La vera storia della prima volta di Bob Dylan in Italia. La racconta Francesco Donadio. In un aureo libretto (“Freeweelin in Rome”) edito da Arcana, in cui lo scrittore e ricercatore parla della presenza del mitico cantautore nelle lande dello Stivale.
Francesco ha scritto tanto su autori come David Bowie (ben quattro saggi) su Bennato e su fenomeni di carattere antropologico-musicale. È attivo sulle colonne di “Classic Rock Italia”, “Vinile” ed è caporedattore e co-fondatore di “Extra! Music Magazine”.
(foto Sandro Allegrini)
Da esperto dylanologo, si cimenta nella ricostruzione della vicenda musicale e umana di Dylan.
E racconta di quando, nel 1984, lo storyteller americano si esibì per ben due volte all’Arena di Verona.
Ma la vox populi raccontava della sua venuta a Roma fin dai primi anni Sessanta. Quando, sembra, si fosse esibito al Folkstudio. Anche se le testimonianze sono spesso contraddittorie. Di certo perché quel giovanotto, all’epoca, non era nessuno. O almeno non ancora il fenomeno musicale e mediatico che avrebbe scompaginato le file del folk internazionale.
Il libro si propone di far luce sulla questione mediante interviste e fonti documentali. Ne parla, fra gli altri, con Sandro Bari, Natalie d’Arbeloff, Harold Bradley.
Non senza far riferimento alla tormentata storia d’amore con Suze Rotolo che – pare certo – venne a cercare tra le antiche mura della Vetusta quando lei era invece scappata per evitare un incontro sgradito con quello che ormai considerava un ex. Preferendogli – come poi si vide – Enzo Bottaccioli, il ragazzo perugino che lavorava alla Perugina.
A San Matteo degli Armeni, Donadio è stato introdotto da un altro appassionato di Dylan: il bibliotecario ‘multimediale’ Gabriele De Veris che ci ha messo del suo, andando a ripescare la scheda di iscrizione di Suze Rotolo ai corsi di pittura della nostra Accademia di Belle Arti (in gallery).
Interventi del pubblico, con Adriano Piazzoli che racconta Enzino come compago di giochi infantili. E Luigi Grechi, fratello di Francesco De Gregori, che propone ricordi e testimonianze. Il tutto in un clima cameratesco da “come eravamo”. O, forse, come avremmo voluto essere.
INVIATO CITTADINO Suze Rotolo, la musa ispiratrice di Bob Dylan
PS. Ci fa piacere ritrovare nella tabula gratulatoria del volume il nome della studiosa perugina Sabrina Cittadini che, anche nel nostro caso ci ha fornito preziose indicazioni per questa serie di servizi. Non resta che ringraziarla, rendendo/prendendo atto della sua valentia.