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Un cittadino scrive a sindaco e prefetto sollecitando la presenza di un'ambulanza in centro storico

Un cittadino scrive una lettera al sindaco di Perugia e al prefetto, sollecitando la necessità di apprestare un presidio sanitario, almeno in queste occasioni aventi carattere di eccezionalità

Ma com’è possibile che, in occasione di eventi che radunano tanta gente nell’acropoli, non sia disponibile un’ambulanza per sopperire a esigenze immediate, legate a un malore, a una situazione di imprevedibile  pericolo? Questo si chiede il cittadino Giuliano Cianelli, che scrive in proposito una lettera di sensibilizzazione al sindaco di Perugia e al prefetto, sollecitando la necessità di apprestare un presidio sanitario, almeno in queste occasioni aventi carattere di eccezionalità.

A sostegno di questa rilevata necessità, racconta alcuni recenti episodi dei quali è stato diretto testimone.Il primo evento riferito è accaduto in Corso Cavour, quando un anziano signore è caduto dal marciapiede, nell’attraversare la strada.  “La caduta – racconta Cianelli –  provocava un abbondante sanguinamento e, solo grazie all’aiuto di due passanti, abbiamo adagiato l’uomo sul bordo di una finestra, adiacente al Corso, nell’attesa dell’arrivo di un’ambulanza immediatamente avvertita”.

Il secondo episodio è accaduto venerdì 30 marzo, in Corso Vannucci, super affollato in occasione del Mercatino pasquale che, col bel tempo, ha attirato nell’acropoli centinaia di persone.Un terzo caso recentissimo, successo in Borgo Bello, ha invece coinvolto un’anziana signora che risaliva la scala mobile di Piazzale Bellucci (sempre bagnata per infiltrazioni) presso la Stazione S. Anna ed è scivolata improvvisamente ruzzolando per la scala.

“L’anziana – riferisce Cianelli – è stata immediatamente assistita dalla persona che la accompagnava, ed è ridiscesa presso il presidio Usl di Piazzale Europa. Insieme a un volontario, valendosi di una carrozzina, l’amica ha trasportato la paziente presso gli ambulatori per i primi accertamenti, chiamando in seguito l’ambulanza che poi ha trasportato la ferita presso l’Ospedale  Silvestrini”.

Le ambulanze provenienti dal Santa Maria della Misericordia hanno naturalmente impiegato parecchi minuti per recarsi sul posto. Scrive Cianelli: “Fortunatamente,  non si trattava di emergenze gravissime. Ma, in entrambi i casi, quei venti minuti di vacazione, prima dell’intervento, avrebbero potuto rivelarsi fatali”. Concludendo: “A fronte di queste situazioni d’inevitabile emergenza, ci si chiede se non sia opportuno prevedere la predisposizione di un’ambulanza permanente, il più vicino possibile al centro storico, come potrebbe essere presso il Grocco o altri presidi sanitari circostanti”. Impossibile dare torto al nostro concittadino che propone soluzioni responsabili e facili da attuare.

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