
Leonardo Da Vinci in Umbria, quando l’intuizione e la fantasia alimentano un’importante scoperta storico-artistica
Presentato il libro “Leonardo da Vinci, le radici umbre del genio” (Morlacchi editore) scritto a quattro mani da Luca Tomìo e Marco Torricelli
Quando l’intuizione e la fantasia, unite all’acribia scientifica, alimentano un’importante scoperta storico-artistica, come quella della presenza di Leonardo a Terni.
Presentato, venerdì 14 settembre presso la sala della Vaccara, il libro “Leonardo da Vinci, le radici umbre del genio” (Morlacchi editore) scritto a quattro mani da Luca Tomìo e Marco Torricelli.
Per la copertina è stata scelta l’opera “Leo” dell’artista perugino Mamo, al secolo Massimiliano Donnari.
L’opera discende dal lavoro svolto, negli ultimi due anni, dallo storico dell'arte milanese Luca Tomìo che si è particolarmente occupato della presenza di Leonardo da Vinci in Umbria. Patrocini d’eccezione: il Mibact, La Sapienza di Roma, gli Uffizi e l'Accademia di Firenze.
È dunque appurato che il famoso disegno di paesaggio di Leonardo degli Uffizi racconta le cascate delle Marmore.
La copertina di Mamo è, come di consueto, spiritosa e provocatoria, in linea con la produzione di questo artista irrituale e graffiante. Il libro racconta una storia vera come fosse una fiction: uno di quei casi nei quali la realtà supera l’immaginazione. Nel volume-intervista, scritto in modo lieve ma rigoroso, Tomio colloca la presenza del genio Leonardo in Umbria nell’anno 1473.
All’interno, anche un intervento del magistrato Federico Bona Galvagno, attivo presso il tribunale della città dell’acciaio. Un libro che va oltre la semplice curiosità e che dischiude interessanti piste di ricerca.