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INVIATO CITTADINO Lavori per la riqualificazione di piazza Danti. Accolti con molti sì e… qualche ma

Un lavoro lungamente auspicato, che dovrebbe eliminare (si spera una volta per tutte) il bailamme della sosta irregolare e caotica in questo punto d’eccellenza dell’acropoli

Lavori per la riqualificazione di piazza Danti. Accolti con molti sì e… qualche ma. Un lavoro lungamente auspicato, che dovrebbe eliminare (si spera una volta per tutte) il bailamme della sosta irregolare e caotica in questo punto d’eccellenza dell’acropoli. Nel segno di un maggiore rispetto delle emergenze storico-architettoniche che punteggiano la piazza: a far capo dalla chiesa cattedrale.

Oltre ad abbellire la prospettiva col valore aggiunto della riproduzione (aumentata) della scultura di Artemio Giovagnoni “Elisabetta e la tortorella”, come da noi anticipato alcuni mesi fa. 

INVIATO CITTADINO Riqualificazione di Piazza Danti, ci sarà anche un'opera di Artemio Giovagnoni

Le riserve non sono inerenti alla facies, finalmente dignitosa ed esteticamente notevole/lodevole che verrà acquisita. Ma piuttosto a particolari inerenti alla realizzazione dell’ampio marciapiede in aderenza alla cattedrale. 

FOTO - Lavori per la riqualificazione di piazza Danti. Accolti con molti sì e… qualche ma


(foto Sandro Allegrini)

Qui le critiche si appuntano su aspetti minori, ma non trascurabili, di carattere estetico. Ad esempio, si sottolinea che il listello di raccordo fra la carreggiata e il travertino che delimita il marciapiede sia una cattiva soluzione. Sia sul piano formale che su quello della durata.

Il Comune, per bocca dei suoi tecnici, ribadisce che si tratterebbe di un espediente per conferire movimento alla pavimentazione.

Altra riserva si riferisce al livello del marciapiede ascendente in direzione del Turreno. Facendo osservare che il cordolo addirittura sopravanza il primo gradino della scalinata che adduce all’ingresso della cattedrale. E che potrebbe esserci un antiestetico livello da compensare.

Infine un rilievo relativo all’eccessiva ampiezza del marciapiede che ridurrebbe in modo sovrabbondante la dimensione della carreggiata. Almeno nella “strettoia” che fronteggia il Bar Duomo.

Osservazioni e riserve più che legittime. Non tali da inficiare la sostanziale validità dell’operazione. Che, a lavori conclusi, sarà apprezzabile nella sua complessiva positività. “The resti is silence”, commenterebbe Amleto.

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