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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Centro Storico / Corso Bersaglieri

INVIATO CITTADINO La Grande Classica al Borgo. Il laboratorio Morlacchi, tra pentagramma e umanità

L’arte e la musica affratellano. E ci fanno sentire parte viva e pulsante di quest’avventura chiamata vita

La Grande Classica al Borgo. Il laboratorio Morlacchi, tra pentagramma e umanità. Un concerto avente carattere di eccezionalità, quello offerto alla chiesa di S. Antonio Abate di corso Bersaglieri.

Una compagine di 25 elementi sotto la guida autorevole, e amorevole, del professor Salvatore Dell’Atti. Che muove la bacchetta col ritmo del cuore.

Un programma da far tremare i polsi per complessità e seduzione. Un’orchestra da camera che mostra maturità vocale e strumentale. Ben due Vivaldi: il duetto ‘Laudamus Te’ coi soprani Cherrynia Vanderpuye e Sara Servili. E un assolo di fagotto (Savatore Oriti) per il concerto in Mi minore RV 484.

Poi un Concerto Brandeburghese di Bach (No. 5 in Re magg.) con Ambra Innocenti al flauto, Margherita Tamburi al violino ed Eugenio Becchetti al cembalo concertato. Grande prestazione del trio e dell’intera orchestra.

Infine un Mozart (Sinfonia in Mi bemolle maggiore No. 1 K 16), trionfalmente eseguito.

Gli altri orchestrali: Urango Myagman e Annalisa Tinti (oboe), Letizia Rossi e Giammarco Santoni (clarinetti, nostri amici); Riccardo Nanni e Catia Bertolini (corni); Giovanni Baldassarri (percussioni); Sayako Obori, Luca Centomini, Ylenia Marcucci, Livio Palpacelli, Desiré Bertolini, Martin Jacob, Mariia Kosak, Matteo Zamurri (violini); Filippo Sodi, Giorgia Bartoccini, Gabriella Brancati (viole); Minna Pehkonen e Stefano Coco (violoncelli), Lucio Esposito (contrabbasso); Andrean Zarkov (clavicembalo basso continuo). 

FOTO - Perugia, un concerto eccezionale: le immagini

Il concerto è stato preceduto da una dichiarazione di solidarietà all’amica di Odessa, Mariia Kosak, cui i compagni hanno inteso manifestare comprensione e vicinanza umana, in relazione alle vicende belliche che colpiscono il suo Paese, la sua famiglia.

Poi, dopo la foto di tutto l’organico, l’Inviato Cittadino chiede di poter fare uno scatto che abbia al centro Mariia, a fianco del Maestro Dell’Atti. Che si premura di radunare gli orchestrali per la posa finale.

Molto più di uno scatto per ricordare la giornata. Perché l’arte e la musica affratellano. E ci fanno sentire parte viva e pulsante di quest’avventura chiamata vita. Che è tanto più dura quanto più gli uomini perdono le coordinate di pace e umanità. I ragazzi dell’Orchestra da Camera del Conservatorio Morlacchi hanno dimostrato di sapersi ben posizionare, non solo sugli strumenti. Ma soprattutto con l’intelligenza del cuore.

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