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Rapporto povertà Diocesi di Perugia: il covid19 è stato uno tsunami sociale per famiglie e anziani

Se i dati del 2019 erano "stazionari", il primo semestre del 2020 è stato drammatico in fatto di impoverimento di tante persone e famiglie

“Siamo tutti chiamati a remare insieme” è il titolo del V Rapporto della Diocesi di Perugia Città della Pieve sulla povertà prodotto dall'omonimo Osservatorio e presentato oggi a Perugia. Quello che è emerso dall'analisi prodotta con i dati rilevati dagli sportelli di ascolto parrocchiali e diocesano è inevitabilmente un aumento della povertà: se nel 2019 le richieste di accesso agli aiuti su vari piani del presidio della salidarità erano "stazionari", lo tsunami causato dall'emergenza sanitaria Coronavirus ha stravolo la situazione, provocando nella sola città di Perugia un aumento di richieste di aiuto del 35% (si calcola che in media, nella Caritas diocesane italiane, i poveri siano più che raddoppiati).

"La fragilità della società va necessariamente affrontata su più livelli - ha affermato il prof.Pierluigi Grasselli, economista e coordinatore dell’Osservatorio - perché è diventata strutturale: investe infatti tutti gli ambiti della vita della persona, da quello occupazionale a quello della formazione, da quello abitativo a quello della famiglia".

Il Rapporto, corredato di dati che sintetizzano il fenomeno povertà, non si limita infatti ad analizzare la povertà nel 2019, ma considera anche il trimestre marzo-aprile-maggio dell'anno in corso, caratterizzato dalla pandemia da Covid-19. Inoltre questo V Rapporto, le cui fonti principali di ricerca sono in primis il Centro di Ascolto diocesano e quelli parrocchiali e gli Empori della Solidarietà, si sofferma per la prima volta sull’attività del Consultorio sanitario istituito dalla Caritas nel 2015. 

Il direttore della Caritas diocesana ha sottolineato le preoccupazioni per quello che avverrà nei mesi di settembre e ottobre, con la fine della cassa intergazione per molti lavoratori e il paventato ritorno di un'ondata della pandemia: per questo ritorna necessario quanto annunciato dal prof. Grasselli, cioè la necessità di un intervento sulla povertà operato di concerto da tutte le componenti della società, istituzioni pubbliche e privati.

La buona notizia è che il tempo surreale della pandemia ha creato anche occasioni di bene. Si tratta di volontari, anche giovanissimi, che hanno scelto di donare il proprio tempo e le proprie capacità per servire gli ultimi. La Caritas spiega che sono raddoppiate anche le donazioni economiche durante l'emergenza sanitaria, così come le donazioni di generi alimentari, destinate all’Emporio “Tabgha”.

Il rapporto dell'Osservatorio è scaricabile dal sito www.caritasperugia.it

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