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La comunità mugnanese si riconosce nella tradizione dei cocciai. Presentato lo studio di Renato Vernata

La comunità mugnanese si riconosce nella tradizione dei cocciai. “In… contriamoci a Mugnano” propone lo studio di Renato Vernata “I cocciai di Mugnano e l’arte della terracotta”, presente il sindaco Romizi, con un pubblico numeroso e partecipe. La presidente Chiara Brilli ha voluto che il primo cittadino presenziasse all’evento. Non un nostalgico “come eravamo”, ma una ricerca di carattere storico-antropologico. Uno studio che si dipana attorno a una tradizione, artigianale e commerciale, profondamente radicata. A dare l’abbrivio alla presentazione, Fabiana Taddei che ha ricordato come questo libro possa definirsi “necessario” al fine di preservare memorie di carattere identitario.

È stata poi la volta di Michele Marzoli che ha raccontato il suo rapporto di amicizia e collaborazione con l’autore. Oltre a ripercorrere a volo d’angelo gli snodi della pubblicazione, snella, ma esaustiva. Anche in ragione della sezione iconografica, curata da Irene, nipote di Renato, esperta fotografa. In copertina una foto sovrappone le mani di un esperto cocciaio a quelle di una giovane apprendista. Nota di colore: le mani giovanili sono quelle di Margherita, seconda nipote di Renato.

È stata poi la volta del nostro Inviato Cittadino che ha curato anche la presentazione del volume. Sandro Allegrini ha ricordato l’esistenza di un murale mugnanese, dal titolo “Antica fabbrica di Mugnano”. Fu realizzato da Rosy Borgia La Rocca nel 1996. Rappresenta tre artigiani cocciai al lavoro. Il murale era molto deteriorato ed è stato recuperato grazie all’intervento della pittrice Stefania Natalicchi. Ecco, dunque, la prova provata del radicamento di questa tradizione artigianale, ormai scomparsa dal territorio mugnanese, ma testimoniata anche da una fornace ancora in piedi. Oltre che dalla conservazione gelosa di numerosi manufatti di genere pratico, non decorativo.

In chiusura, l’autore ha ricordato alcuni passaggi del proprio lavoro. Il sindaco di Perugia Andrea Romizi ha voluto accreditare, con la propria presenza, un riconoscimento di valore a una ricerca che ha il merito di aiutare a non dimenticare. In proposito, Vernata – lui stesso proveniente da una famiglia di cocciai – ha anche ricordato il progetto di realizzare un museo dei cocci che potrebbe testimoniare le radici storiche e culturali del territorio.

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