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La Chiesa celebra la Madonna di Lourdes, che ispirò il santuario di Madre Speranza a Collevalenza

Il luogo di pellegrinaggio umbro con le sue piscine fu costruito su iniziativa della religiosa e mistica spagnola, venerata come beata, sul modello di quello francese

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Madonna di Lourdes vale la pena ricordare il Santuario dell'Amore Misericordioso, ispirato in qualche modo a quello francese - meta di pellegrini provenienti da tutte le parti del mondo - e sorto nel luogo in cui secondo i credenti nel 1858 la Madonna apparve nella grotta di Massabielle a Bernadette Soubirous. Proprio quel luogo ispirò dopo circa un secolo Madre Speranza, religiosa e mistica spagnola venerata come beata dalla Chiesa cattolica che, giunta a Collevalenza nel 1951, nella frazione tuderte cominciò a realizzare il progetto che per lei rappresentava la volontà di Dio: la costruzione di un santuario dedicato all'Amore Misericordioso di Dio, al quale dedicò la sua vita.

Nel frattempo il futuro dell'Opera andava chiarendosi anche per i religiosi che le stavano a fianco come primi discepoli e collaboratori: “Collevalenza diventerà qualcosa di grande - si legge in un verbale comunitario -. Come Lourdes è oggi meta di pellegrinaggi, fonte di tanti prodigi e dovunque conosciuta mentre ieri (la zona della grotta) era una squallida campagna, così domani nell'antico 'roccolo' di Collevalenza sorgeranno tante costruzioni, vi sarà un grande Santuario dell'Amore Misericordioso, vi saranno pellegrinaggi e si rinnoveranno prodigi non meno che a Lourdes... Tutto ciò però quando la Madre non sarà più su questa terra”.

Per diventare come Lourdes, celebre per le sue piscine considerate miracolose, serviva però l'acqua che nella zona di Collevalenza scarseggiava. Almeno fino al 1960 quando Madre Speranza, affidandosi a Dio (il suo "ingegniero"), indicò con il bastone il punto in cui si doveva procedere con la trivellazione per trovare l'acqua che avrebbe rinnovato i prodigi di Lourdes. Dopo la rottura di numerose trivelle (secondo la mistica causate dal demonio), venne trovata la falda acquifera che Madre Speranza definì “il sollievo del corpo per trovare Dio”. Fu scavato così un pozzo e vennero trovate altre falde acquifere, tanto che in seguito vennero realizzate anche le piscine progettate  dall'architetto Julio Lafuente. Negli anni a seguire il santuario divenne luogo di culto e meta di pellegrinaggio e il 22 novembre del 1981 (a poco più di un anno dalla morte della religiosa che avvenne a Collevalenza l'8 febbraio del 1983) fu visitato anche da papa Giovanni Paolo II e l'anno successivo ottenne anche il riconoscimento di Basilica minore.

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