INVIATO CITTADINO "L’Umbria ha l’età giusta per figurare come set naturale"
Intervista esclusiva con l’attore assisiate Alfiero Toppetti. Road movie girato tra Narni, Todi, Assisi e altri luoghi ameni del Cuore Verde
L’Umbria ha l’età giusta per figurare come set naturale. Road movie girato tra Narni, Todi, Assisi e altri luoghi ameni del Cuore Verde. Intervista esclusiva con l’attore assisiate Alfiero Toppetti.
Concluse le riprese del film “L’età giusta”, finanziato dall’Umbria Film Fund 2021 e supportato e da Umbria Film Commission.
Sotto l’accorta regia di Alessio Di Cosimo, si sono mossi Gigliola Cinquetti, Paola Pitagora, Valeria Fabrizi, Giuliana Lojodice.
Il film è prodotto da 102 Distribution, in collaborazione con Rai Cinema.
Ne abbiamo già anticipato il plot che vede in azione in gruppo di arzille signore, adoperarsi per l’emancipazione di un nipote da svezzare.
"L'età giusta", chiude il set di Todi dopo venti giorni di riprese
Tra gli interpreti, anche il nostro attore assisiate Alfiero Toppetti, che fu caro a Raffaella Carrà, amato da Pupi Avati e da Sergio Corbucci.
Alfiero racconta: “Impersono il ruolo di un colonnello in pensione, ospite della Casa di Riposo Villa delle Rose”.
Scherza con la sua consueta autoironia: “Mi sono divertito a interpretare l’anziano un po’ rimba. Perché, in fondo, ho l’età giusta per farlo senza alcuno sforzo”.
Alfiero, vuoi raccontarmi qualche scena?
Ce n’è una in cui, per ingannare i lunghi pomeriggi, tiro su i numeri della tombola. Facendo i consueti abbinamenti spiritosi: morto che parla, le gambe delle donne… e altre popolari amenità”.
E ancora?
“Un’altra volta, sempre in un momento di svago, fingo di suonare un pianoforte, quando Paola Pitagora e Giuliana Lojodice, vecchie galline che parlano di amanti, mi dicono ‘Basta, colonnello’ e mi mettono a tacere”.
Altri momenti?
“In un’altra scena gioco a carte con un anziano come me”.
Per chiudere… facendo gli scongiuri: “C’è anche una scena in cui prendo parte a un funerale di uno dei ricoverati. Ne parlo volentieri perché, come si sa, parlare della morte allunga la vita”.