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L'INTERVENTO Spagnoli (Movimento Perugia): "Infrastrutture, Umbria dimenticata. Altro che rilancio post-Covid"

di Carla Spagnoli - Presidente Movimento per Perugia
Il Decreto Semplificazioni annunciato in questi giorni dal Presidente del Consiglio Conte ha individuato 36 opere pubbliche per le quali sono previste procedure straordinarie stile “modello Genova” e 130 opere ritenute prioritarie. Di questo corposo elenco, l’Umbria è la grande assente: delle 130 opere, soltanto una riguarda la nostra regione (la E-78) e non è nemmeno inclusa tra le 36 opere che seguiranno il “modello Genova”! Questo è quanto dichiarato sul Messaggero dal Presidente regionale di CNA Edilizia Massimiliano Sciattella. 

Eppure nello stesso articolo vengono individuate ben sei infrastrutture ritenute strategiche per l’Umbria: l’ultimazione della Terni-Rieti, la E-78 “Due Mari”, la Orte-Civitavecchia, la Tre Valli, il nodo di Perugia e l’alta velocità ferroviaria… In questo modo il Governo ha abbandonato per l’ennesima volta la nostra regione, da troppo tempo vittima di un completo isolamento infrastrutturale che uccide ogni speranza di sviluppo e rilancio, con danni economici e sociali incalcolabili! Se a tutto questo aggiungiamo il respingimento degli emendamenti proposti dall’Anci per la ricostruzione post-sisma e l’inettitudine nella gestione della crisi che sta travolgendo le grandi imprese del territorio, allora abbiamo tre indizi che fanno una prova: questa maggioranza PD-5 Stelle non ha a cuore il futuro e le sorti dell’Umbria!!! 

È ora di dire basta a questo atteggiamento di apatia e sudditanza che opprime la nostra regione, è il momento di reagire a queste ingiustizie del governo centrale… Diceva Andreotti che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, inizio a pensare che con queste misure la maggioranza giallorossa voglia colpire una regione che dopo 50 anni di dominio di sinistra ha scelto il cambiamento ed è oggi amministrata dal centrodestra, che governa anche nei comuni più grandi e importanti come Perugia, Terni, Foligno, Todi, Marsciano, Deruta eccetera… 

A questo punto rivolgo un appello a quei deputati, senatori e membri del governo e della maggioranza umbri: capisco il vostro disappunto per non essere più al potere nella Regione, ma non per questo potete dimenticare i vostri territori, i vostri concittadini che vi hanno votato ed eletto, la vostra terra! Sarebbe auspicabile da parte vostra un guizzo di dignità e orgoglio umbro che vi porti a battervi affinché il Governo che voi stessi sostenete non dimentichi l’Umbria e le sue infrastrutture! Questi investimenti rappresentano un’occasione unica per ammodernare la regione e farla uscire dall’isolamento, perdere questo treno sarebbe un delitto che difficilmente gli umbri vi perdonerebbero! 

Questo è il momento di essere uniti e di pensare al bene dell’Umbria, non a giochi di potere o, peggio, ad improbabili “rivincite” post-elettorali… Infine mi rivolgo ai parlamentari umbri di centro-destra, oggi all’opposizione: fate le barricate per evitare questo scempio contro l’Umbria, difendete il territorio con tutti i mezzi istituzionali a vostra disposizione e fate in modo, insieme alla giunta regionale, che questo governo non lasci l’Umbria al suo destino. Centro-destra, se ci sei batti un colpo!!!
 

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