L'arte non conosce disabilità, al via Inclusion Festival: anteprima con musica e balli sul minimetrò
Assessore Edi Cicchi: “E' bello che venga utilizzata l’attività musicale e artistica volta al superamento dello ‘stigma’ della disabilità”
Presentato il nuovo progetto cittadino “InclusionFestival”, ideato e realizzato dall’Associazione ADAM con la partecipazione di Minimetrò con il patrocinio del Comune di Perugia. Si tratta di un progetto volto all’inclusione di persone con disabilità di ogni tipo e si svolgerà nella giornata del 26 luglio in vari punti della città: a Fontivegge si potrà assistere all’esibizione della violinista Sara Radicioni, di Vecchia Cariatide (cantautore) all’interno dei vagoni del minimetrò, mentre a Pian di Massiano si esibiranno i ballerini Francesco Putti e Anna Pirani. Nella giornata del 31 agosto, avrà seguito invece, a Ponte Valleceppi tutti gli eventi del festival.
Edi Cicchi, assessore di Perugia, ha spiegato che l’evento “è importante in quanto tiene conto di tante diversità”, e soprattutto “è bello – prosegue l’assessore – che venga utilizzata l’attività musicale e artistica volta al superamento dello ‘stigma’ della disabilità”, grazie anche alla partecipazione di Minimetrò in quanto inclusione significa rendere la città di Perugia “una città ospitale”, abbattendo le barriere mentali e parlare di pari opportunità a livello di collettività.
Mattia Liguori, presidente dell’associazione, ha parlato di questa iniziativa che pone al centro la musica e la parola, “protagoniste di questo progetto”. “Facciamo questo perché crediamo che attraverso delle passioni e interessi comuni si possa davvero parlare delle difficoltà, ma soprattutto delle caratteristiche delle persone, in quanto al centro appunto sono le passioni” ha continuato il presidente dell’associazione aggiungendo che "l’obiettivo è quello di creare un modello per un nuovo festival senza barriere culturali, sensoriali e strutturali architettoniche”.
Ci sarà anche la piantina dell’evento in Braille, la sottotitolazione dei concerti in diretta e la disposizione dell’area pubblica, per permettere a tutti di condividere lo spazio, arricchito anche dallo street food. Presente alla conferenza stampa anche Paolo Maria Vissani, presidente Adam e socio dell'InclusionFestival - che ha espresso il suo entusiasmo riguardo il progetto, spiegando che questo è il “numero zero” di un festival che “serve per includere coloro che non hanno difficoltà”, un’inclusione completa, che sia da modello a chiunque la voglia organizzare.
Felici per l’iniziativa i membri dell’associazione che si dicono onorati per questa collaborazione e per questo nuovo impegno (che include anche le periferie), e Luca Panichi, socio dell’Inclusionfestival che parla di una collettività e sinergia espressa in questo evento, che è simbolo di una condivisione. Musica, parola e inclusione sono quindi le tre parole chiave dell’Inclusionfestival, che si pone l’obiettivo di “superare le barriere e stare davvero tutti insieme” come recita il volantino del progetto.