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L’Angolo della gentilezza in via del Carmine è attivo: servono indumenti invernali

Una pennellata di garbo e umanità, a dimostrazione del fatto che i perugini hanno un cuore grande

L’Angolo della gentilezza in via del Carmine non ha esaurito la propria funzione. Servono ancora indumenti invernali.

Una pennellata di garbo e umanità, a dimostrazione del fatto che i perugini hanno un cuore grande. “Purtroppo, la stagione fredda non è terminata – ci dice Stella Cerasa, anima della Caritas e della vicina mensa dei poveri in via dell’Asilo – e servono ancora indumenti pesanti come giacconi, cappotti, maglioni. Ma occorrono anche cuffie di lana, cappelli, sciarpe, guanti, e tutto quello che ripara dalla gelida tramontana perugina”.

Non è un caso che uno slogan ormai virale reciti “Angolo della Gentilezza – Se bubbola dal freddo”, espressione in cui il verbo perugino “bubb(o)là” sta per “tremare/battere i denti”.

A sistemare i capi lasciati o consegnati dai perugini c’è un giovane di nome Albert, sorridente e ordinato (in foto). Colloca per tipologia gli oggetti dentro le buchine del mobile, “non acquistato – precisa – ma donato da qualcuno cui non serviva più”. “È stata una fortuna – commenta – perché entra giusto giusto nello spazio a fianco delle scalette”.

Vengono qui solo poveri?

“Prevalentemente, gli ospiti della vicina mensa. Ma anche altra gente”.

Stella racconta che, recentemente, sono stati notati un paio di giovani che accedevano al “servizio”. Quasi “sorpresi”, si sono trovati un po’ in imbarazzo. Così hanno spiegato che erano studenti fuori sede, a corto di quattrini, e che qualcosa di quello che era stato conferito avrebbe loro fatto comodo.

“Nessun divieto – gli è stato detto. Prendete pure quello che vi serve”.

L’iniziativa di cui era stata prevista la sospensione verrà probabilmente protratta. Ne sono convinti i Rotaract (Club Perugia, Perugia Est, Perugia Trasimeno) e il Comune di Perugia che ha convintamente assecondato l’iniziativa. Tanto non fa male a nessuno e ciascuno è libero di donare quello che crede.

Anche durante la bella stagione c’è chi non ha quanto serve. Dunque, chiunque può dare è invitato a portare. Non si butta via niente.

Abbiamo anche una pagina facebook”, precisa Albert. Da qui la possibilità, per chi vuole, di avanzare anche richieste specifiche”.

“Tanto per dire – esemplifica – potrebbe esserci chi ha bisogno di una scarpa numero 42. Non ha che da segnalarlo nella nostra pagina e potrebbe trovare chi vuol liberarsene e donarla”.

Un invito: non buttate via quello che non vi serve. Alle scalette del Carmine si ricicla tutto. Anche giocattoli e indumenti per bambini. Perché hanno bisogno di giocare e sentono freddo anche loro. E qualche giacconcino può portare tepore e, soprattutto, calore… umano.

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