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#iorestoacasa, le reazioni di professionisti, commercianti e ristoratori all'Italia "zona protetta"

Gli studi professionali garantiscono servizi via telefono, c'è chi chiude per la salute di clienti e familiari, ma anche chi vuole festeggiare il compleanno con una cena ordinata e consegnata a casa

#iorestoacasa è l’indicazione alla base del decreto del presidente del consiglio che stabilisce una sorta di quarantena per tutta Italia per scongiurare l’espandersi del contagio da Coronavirus.

Chi può rimane in casa, come studenti e docenti chiamati a preparare lezioni online (non tutte le piattaforme funzionano e non tutte le scuole sono pronte), ma chi deve lavorare è chiamato ad attuare misure di salute pubblica indispensabili.

Molti studi legali e professionali in genere, ad esempio, si sono adeguati al Dpcm 9 marzo 2020 e fino al 3 aprile continueranno ad essere operativi “a tutela della propria clientela” adottando lo smart working domiciliare con sospensione di “riunioni con clienti e colleghi, che potranno sempre contattarci al cellulare o preferibilmente via e mail. Garantendo un presidio giornaliero per il pieno supporto ai clienti, nel rispetto delle misure previste dalla normativa vigente, salvo revoca”.

Anche chi potrebbe rimanere aperto, purché utilizzando mascherine, guanti e accesso regolamentato, ha deciso di chiudere l’attività di parrucchiere per la salute dei clienti, dei propri familiari sperando di rivedere i clienti “quando tutto sarà finito”.

Sui social c’è anche il ristoratore che può tenere aperto, ma non sa bene chi potrebbe mai presentarsi al ristorante: “A pranzo nel mio locale possono venire solo quelli del comune di residenza o tutti?”. La domanda è logica, perché se non si può uscire dal proprio comune di residenza senza reali motivi, non si può andare a pranzo fuori. C’è chi però si muove per lavoro e potrebbe aver bisogno di mangiare da qualche parte.

C’è anche chi chiede se può ordinare la cena a ristorante e farsela portare a casa perché è il suo compleanno: sì, il servizio di consegna a domicilio è consentito. Anche se qualcuno risponde al post: ma è proprio necessario visti i tempi?

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