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INVIATO CITTADINO Via Torelli, cantiere infinito: nuovi lavori

Storia infinita con prospettive di sistemazione. Chissà. Contiamo nell’efficienza del Cantiere Comunale

Via Torelli, storia infinita con prospettive di sistemazione. Chissà. Contiamo nell’efficienza del Cantiere Comunale.

Pare che quello sprofondamento sia stato favorito dal passaggio dei camion in occasione del montaggio dei pannelli elettorali in quel fazzoletto verde adiacente al supermercato Emi. Ma forse è stato solo il colpo di grazia a una storica precarietà.

“Il fatto è – spiega un addetto del meritorio Cantiere Comunale, struttura efficiente, ma ormai ridotta all’osso – che i precedenti ripristini sono stati fatti sommariamente”.

E, a questo punto, condivide un ricordo con l’Inviato Cittadino. In occasione del rifacimento dell’enorme fognatura che scende dall’alto (addirittura dalla zona della chiesa di San Donato e adiacenze), fu scavata una voragine profonda oltre dieci metri. Vennero posizionate le tubazioni: così grandi da poter contenere una persona in piedi. Poi il riempimento, effettuato con terriccio, sassi e materiali minuti. Circostanza che ha comportato un successivo compattamento, dovuto a infiltrazioni d’acqua, forse perdite dalla canalizzazione del Fosso di San Galigano. Oltre al naturale dilavamento sotterraneo che scende dall’Elce alta, ossia da via Annibale Vecchi, ma anche dalla stessa via Calindri.

Con quale effetto?

Che questi materiali, compattandosi, sono scesi di livello e non sono stati più in grado di sorreggere gli strati superiori. Ivi inclusi il marciapiedi e la stessa carreggiata. Il primo è sprofondato, la strada ha ceduto nella metà che grava sul marciapiedi.

Il pericolo scampato. È accaduto che la strada fosse sorretta da una soletta consistente di cemento, ora rimossa, fatta a pezzi e portata in discarica.

“Il lastrone di cemento ha fatto da solaio – spiega il responsabile del Cantiere – ma sotto era svuotato di terreno di appoggio”.

Il che significa che poteva sprofondare tutto quanto?

“Era altamente probabile, ed è proprio per questo che siamo al lavoro da quattro giorni e ancora abbiamo da fare”.

È stato commesso qualche errore?

“Il principale è stato quello di rifare subito il manto, senza attendere che gli strati sottostanti, compattandosi e assestandosi, offrissero un appoggio stabile”.

Adesso che fare?

“Non ripetere lo stesso errore. Noi abbiamo pressato il materiale di riporto, ma è buona regola attendere l’assestamento. Altrimenti, potremmo tornare nei panni di prima”.

In fondo, attendere una decina di giorni non è un dramma.

Intanto è ripreso il doppio senso di circolazione e non si rilevano disagi a carico dei residenti e di quanti si trovano a percorrere via Torelli.

Il lavoro del Cantiere Comunale si è rivelato, negli anni, più sicuro, affidabile e competente rispetto a quello eseguito da ditte private. Le quali hanno tempi rapidi, anche per una questione di economia. Il Cantiere ci metterà magari una giornata in più, ma fa le cose per bene. Ne ricordiamo le storiche realizzazioni come corso Garibaldi. O quando hanno dovuto mettere una pezza alla Pesa in via Bella o in via dei Ciechi. Nessuno ha avuto di che lamentarsi,.

Viva il Cantiere Comunale.

Purtroppo, fra pensionamenti ed economie, il Cantiere è stato immiserito. Un appello all’Amministrazione: non depauperare, ma rinforzare il Cantiere in termini di uomini e di mezzi, ormai piuttosto vetusti. Fidarsi dei dipendenti, affidare loro mansioni di responsabilità. Si sono sempre mostrati affidabili. In barba ai luoghi comuni che parlano di dipendenti pubblici sfaticati. Vinciamo il pregiudizio e manteniamo in vita le strutture che si sono sempre mostrate, e si mostrano tuttora, meritevoli di fiducia.

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