INVIATO CITTADINO Velimna 2023. La natura prima di tutto
Come ti minimizzo l’impatto ambientale e lo compenso… calcolatrice alla mano: te lo dico in CLIVUT
È la prima volta che un evento calcola l’impronta ambientale autoprodotta e si impegna a minimizzarne gli effetti.
Già, perché la Pro Ponte Etrusca onlus è consapevole di consumare risorse ed energia, calcolandone l’impatto derivante e proponendo soluzioni.
Non un generico mea culpa, né una sommaria toppa per porre a tacere la coscienza, ma la messa a dimora di alberi che, nel prossimo ventennio, siano in grado di neutralizzare l’effetto prodotto.
Atteggiamento in linea – fa notare lo studioso Antonio Brunori – col tema dell’edizione 2023 di Velimna: “Etruschi, natura e ambiente”.
Si tratta di agganciarsi al progetto europeo LIFE CLIVUT (CLimate Value of Urban Trees – valore climatico degli alberi urbani) di cui è partner il Comune di Perugia.
In soldoni, Velimna produce un’impronta ambientale di CO2 pari a 6.98 tonnellate (Eurochocolate, tanto per riportare un esempio fatto, ne produce un valore cento volte superiore). Fatto, in termini di danno ambientale, che comporta l’impegno a piantare 9 alberi.
Obbligo (morale) equivalente, in prospettiva, all’azzeramento del danno.
È assolutamente inusuale una riflessione del genere. Dovrebbe fungere da stella polare per orientare manifestazioni dispendiose in materia di danno ambientale.
Lode e onore a Brunori e al suo team per la sensibilità dimostrata.