rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità

INVIATO CITTADINO Sotto i ferri Pietro Perugino ai Giardinetti. Senza anestesia. Tornerà "più bello e più superbo… che pria"

Sotto i ferri Pietro Perugino ai Giardinetti. Senza anestesia. Tornerà ‘più bello e più superbo… che pria’. Sorridente, non più col broncio. I risultati già si vedono.

Infatti, il volto già restaurato appare rasserenato, gioioso. Siamo ben lontano dalla “ciuma” che Pietro sembrava aver assunto. Quasi a rimproverare ai perugini una troppo lunga disattenzione. O disaffezione?

Disinteresse o sottovalutazione (ma no!) ampiamente compensate in occasione della grande mostra che gli rende giustamente onore.

Sta di fatto che l’Inviato Cittadino che non è cuor di leone (un pochino recalcitrante), su invito del sindaco Romizi, è salito sopra le impalcature e ha potuto scattare le immagini in pagina.

Art Bonus, intervento alla statua del Perugino

Icone che disvelano particolari prima non riscontrabili, malgrado plurimi appostamenti e costante ricorso a potenti obiettivi.

Scopriamo una Madonna, oltre alla firma dell’autore e al nome della fonderia, insieme alla data di realizzazione. È una gioia grande, dopo anni di appelli inascoltati, vedere realizzato un ritorno al pristino stato. Con Pietro che volge lo sguardo verso la sua Pieve o, circondato dagli allievi di bottega, nella fascia bassorilievo ai suoi piedi.

Buona notizia anche quella che il Divin Pittore riavrà il suo pennello. Che irresponsabili monelli, a caccia di cimeli, strapparono più d’una volta. La foto storica in pagina documenta il fatto che, insieme alla tavolozza e ai colori, l’Angelo dell’Ispirazione gli offriva il pennello. Troppo fragile all’attacco della mano per resistere al braccio sacrilego che lo strappò, trafugandolo.

La restauratrice non ha deciso se il pennello verrà rifatto in bronzo o in resina. La seconda ipotesi sembra più corretta. Anche perché toccherà farne più d’uno. Timeo vandalos… et dona ferentes.

Per analogia, mi viene in mente quanto accadeva regolarmente al monumento a Puccini in Torre del Lago. Lo scultore perugino Giovanni Ambrosi, che lo realizzò, ebbe a confessarmi che alla fonderia ne aveva ordinati diversi di quei bastoni che venivano asportati come trofeo e che lui regolarmente rimpiazzava.

Nel nostro caso, oltretutto, un pennello in resina è molto meno appetibile di uno in bronzo. Considerando che,  peraltro, le regole del corretto restauro prescrivono che il ripristino sia distinguibile dall’originale. Più distinguibile di così!

È una gioia pensare che il monumento è ancora lì, un secolo dopo, a miracol mostrare. E ne siamo fieri.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

INVIATO CITTADINO Sotto i ferri Pietro Perugino ai Giardinetti. Senza anestesia. Tornerà "più bello e più superbo… che pria"

PerugiaToday è in caricamento