rotate-mobile
Lunedì, 2 Ottobre 2023
Attualità

INVIATO CITTADINO Solo qualche anno fa, la Fondazione Onaosi bandiva un concorso d’idee per la riqualificazione del Complesso di Viale Antinori

Ma oggi trionfa il “delenda Carthago”. Cui prodest?

Disobbedienza civile? Sì, grazie! Questo il commento di un gruppo di sostenitori della possibilità di mettere in sicurezza l’esistente.

Dicono: “Ora si vuole demolire un capolavoro di architettura. Perché costa meno e si fa prima che mettere a norma”.

Come se le ragioni dell’economia fossero, sempre e comunque, superiori alle ragioni del cuore. E a quelle della storia, dell’identità, dell’orgoglio, della persuasa appartenenza. Insomma: della dignitas perusina.

Ma ormai certi valori sono finiti in soffitta. Non c’è che da prenderne atto. Con disappunto.

Ma non è ancora detta l’ultima parola. E potrebbe esserci, tra la gens perusina, chi si mette di traverso a ruspe e demolitori.

O chi contesta – abbiamo in serbo una notiziola niente male – che la decisione prospettata come definitiva possa essere irreversibile.

“Di irrevocabile esiste solo la morte!”, dicono a buon diritto. Ma la conservazione degli edifici non è meno preziosa, e da tutelare, della vita degli individui e degli interessi economici.

Nel 2015, il Consiglio di Amministrazione decise di avviare un concorso d’idee per “raccogliere i migliori suggerimenti e le più innovative proposte progettuali  che potranno consentire all’Onaosi di offrire una nuova opportunità ricettiva ai suoi assistiti e alla città di Perugia”.

Foto - ONAOSI. Quel concorso d'idee e quei progetti bellissimi rimasti nei cassetti

Un po’ di storia (1960). Per realizzare l’attuale Collegio, ai primi anni Sessanta del Novecento, si bandì un concorso (1° maggio 1960) al quale parteciparono importanti architetti italiani che svilupparono l’idea di migliorare una struttura “cui oggi siamo affezionati e dove per decenni la Fondazione ha offerto la sua elevata professionalità ed esperienza nell’accoglienza” (sul tema torneremo con un apposito servizio fondato sull’attenta lettura di un qualificato contributo di Paolo Belardi che ne ha scritto in NAU, Novecento Architettura Umbra, dal titolo “Il convitto maschile dell’ONAOSI di Daniele Calabi, Enrico Cambi e Pietro Frenguelli a Perugia”).

Completamento dei lavori (1970). Nell’estate del 1970, la nuova sede del convitto maschile è collaudata e inaugurata. Si parte dunque con l’operatività del servizio.

Ma poi si pensò di aggiornarlo (2015). Il concorso del 2015 era segnatamente rivolto al risparmio energetico, al miglioramento della qualità della vita sociale, all’utilizzo di nuove tecniche di illuminazione e climatizzazione. Con riguardo al “monitoraggio, alle tecnologie della sorveglianza, alla sicurezza delle strutture”.

Risultò vincitrice la Società di ingegneria EXUP di Umbertide (ing. Marco Vinicio Cecchetti), seguita da Rossi Prodi & Associati di Firenze e da OPERASTUDIO di Milano.

Menzione speciale all’architetto Alessandro Corradini di Prato. Come da verbale della Commissione giudicatrice, datato 8 marzo 2016.

I documenti e la sintesi fotografica degli elaborati sono in pagina. Tutti i progetti sono validi e bellissimi.  Giudichi il lettore.

Ma il fatto è che cambia una norma o normetta, noterella e codicillo e si butta giù tutto.

Anche l’Arco Etrusco e il Palazzo dei Priori non sono a norma. Delenda Carthago!

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

INVIATO CITTADINO Solo qualche anno fa, la Fondazione Onaosi bandiva un concorso d’idee per la riqualificazione del Complesso di Viale Antinori

PerugiaToday è in caricamento