INVIATO CITTADINO Brunangelo Falini ed Enrico Tiacci vincitori per la ricerca sul linfoma
Un premio da ascrivere alla competenza e alla qualità della ricerca attuata fra i travertini della Vetusta. A onore e merito dei due studiosi, riconosciuta la validità di un progetto innovativo per la terapia di precisione del linfoma di Hodgkin
Attenti a quei due. Quando la ricerca perugina sbanca. Brunangelo Falini ed Enrico Tiacci vincitori per la ricerca sul linfoma.
Un premio da ascrivere alla competenza e alla qualità della ricerca attuata fra i travertini della Vetusta. A onore e merito dei due studiosi, riconosciuta la validità di un progetto innovativo per la terapia di precisione del linfoma di Hodgkin.
Alle stelle la soddisfazione dei ponteggiani e segnatamente dell’Associazione Pro Ponte di Antonello Palmerini.
Con un po’ di sano sciovinismo, Gino Goti ci ricorda che Enrico Tiacci è figlio di Camillo Tiacci, esponente di una storica famiglia di Ponte San Giovanni.
Soddisfazione incrementata dal fatto che, proprio a Brunangelo Falini, la Pro Ponte ha assegnato l’Etrusco d’oro, un prestigioso riconoscimento riservato a personaggi di rango del mondo artistico, scientifico, sportivo.
Il Progetto firmato da Falini e Tiacci, della struttura ospedaliera di Perugia, è risultato il 4° migliore per punteggio tra più di 230 progetti e il premio vinto, un “Grant di Ricerca Finalizzata”, ammonta a 450.000 euro messi in palio dal Ministero della Sanità.
Per quello che vale, l’Inviato Cittadino ama ricordare che – anche se per un breve periodo – Brunangelo Falini è stato suo allievo al liceo ginnasio Mariotti di Perugia (in foto insieme a una serata di beneficenza).
Soddisfazione e complimenti anche da parte di Marcello Giannico, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, e di Maurizio Oliviero, magnifico Rettore dell’Unipg.