rotate-mobile
Attualità

INVIATO CITTADINO Porta Sole, capolavoro recuperato grazie all'Art bonus

Consolidata la decorazione pittorica settecentesca di Palazzo Conestabile

Consolidamento della decorazione pittorica settecentesca in Palazzo Conestabile di Porta Sole. Un capolavoro recuperato grazie all’Art Bonus.

Le mani sapienti di Carla Mancini e dei suoi collaboratori hanno restituito alla città un piccolo e prezioso ambiente in cui si mosse la Napoleona, come veniva apostrofata Maria Bonaparte Valentini, nipote di Napoleone. Nobile figura che qui creò un celebre salotto, frequentato da esponenti del movimento liberale e patriottico. 

FOTO - Consolidamento della decorazione pittorica settecentesca in Palazzo Conestabile di Porta Sole, dove visse la Napoleona

“Art Bonus come vettore di cultura”, sottolinea l’assessore alla cultura Leonardo Varasano. “Elemento propulsivo del trinomio conservazione-restauro-conoscenza”, puntualizza lo storico con sede a Palazzo della Penna. E spiega che quel luogo, finora adibito a ufficio, verrà aperto al pubblico e condiviso da quanti avranno desiderio di vedere il capolavoro tardo settecentesco di Felice Giani, studi a Pavia e Bologna e poi a Roma per un prestigioso cursus honorum. Influenze pompeiane e da Domus Aurea, ma una pittura svelta e modernissima, con effetti di sicura plasticità. Quasi un precursore del romanticismo. Si aggiunge anche che verrà sistemata l’illuminazione, al momento penalizzante per la valorizzazione dell’opera.

Il lavoro è stato eseguito ad arte dallo studio CARMA di Carla Mancini che ne spiega le tecniche, la ratio e i contenuti.

“Volta a scafo (ossia schiacciata), opere di taglio allegorico e ispirazione mitologica”.

“La pellicola pittorica si stava licenziando (si staccava, ndr) e il precedente restauro, con l’uso di lacche inappropriate, ne ha comportato un rapido deterioramento”.

Poi la restauratrice spiega nel dettaglio le operazioni poste in essere, il supporto liscio utilizzato per le figure e quello più ruvido per le decorazioni. Una data sopra la scritta “Perugia” pare essere 1797 e si fa rilevare l’uso di filo battuto e cartoni. Il tutto con l’ausilio di un’efficace documentazione fotografica. Ringraziamenti sentiti di Carla a Thomas Clocchiatti (fotografo), Maria Teresa Cirigliano, Federica Gagliardoni, Biblioteca Augusta, Comune di Perugia, Art Bonus.

“Un lavoro chirurgico – commenta Varasano – sia per l’esigenza di sanare, che per la precisione, la cura paziente che ha riportato l’opera a piena dignità”.

Il mecenate di turno – invero non nuovo ad atti liberali – è Antonello Palmerini e il suo Gruppo. Inaugurazione e successiva visione del lavoro, davvero splendido.

Perugia capofila e paradigma di un uso intelligente, responsabile, generoso dell’Art Bonus. La Vetusta assunta a prototipo da altre città italiane. Diciamo la verità: sentire “modello Perugia” ci inorgoglisce.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

INVIATO CITTADINO Porta Sole, capolavoro recuperato grazie all'Art bonus

PerugiaToday è in caricamento