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INVIATO CITTADINO Perugia, la comunità ucraina in preghiera: "Dio ci salvi dalla guerra"

Rosari e inni sacri nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, in via Caprera, dove si prega per la pace dopo le tensioni tra Ucraina e Russia

“Pregare perché il nostro Paese si salvi dalla guerra totale”, dice Vasyl Hushuvatyy, sacerdote cattolico ucraino di rito bizantino.

Nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, in via Caprera, la comunità ucraina prega recitando il rosario.
“Solo l’intercessione della Beata Vergine può proteggerci”, dicono.

Molte donne impegnate nel capoluogo si ritrovano alla sera alle 21 per pregare e alzare inni sacri con un piccolo coro.

È forte, infatti, la preoccupazione per il Paese e per i propri familiari.

“Alcune liturgie con canti - ci spiega una nostra amica di nome Ana - si tengono alle 14:30. Orario che generalmente coincide con le due ore di riposo previsto dal contratto delle badanti”. 

Aggiunge: “Ma il fatto è che possono partecipare solo quante vivono e lavorano in città. Non coloro che prestano servizio a ore e che spesso in quell’arco cronologico sonno impegnate”.

“La preoccupazione è alta per le persone (per fortuna non ne abbiamo) con familiari in prossimità del Donbass, regione in cui si rileva la più alta criticità”.

Alcune donne, sempre impegnate in assistenza familiare, provengono invece da zone di confine con la Polonia dove la situazione è piuttosto tranquilla e al riparo da venti di guerra. Conflitto che, al contrario, in molti casi è più che minacciato. 

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