INVIATO CITTADINO Onaosi di Viale Antinori in predicato di crollo?
Ci spieghino quali sono le carenze strutturali che rendono precaria la stabilità dell’edificio
Vivaci reazioni al nostro servizio relativo alla chiusura del Collegio Onaosi di Viale Antinori.
INVIATO CITTADINO Onaosi, addio. L’Elce (rim)piange il trasferimento del Collegio a Montebello
Perplessità in ordine alla dichiarata situazione di insicurezza di un complesso che fece scuola in Italia. Sia per la bellezza che per la perfetta integrazione nell’ambiente naturalistico circostante.
Entra a gamba tesa il dottor Stefano Vicarelli, autore di una apprezzata biografia dell’ingegner Sisto Mastrodicasa. “Scienza e arte nel dialogo coi muri” (Morlacchi editore)
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Scrive: “Sarei proprio curioso di conoscere queste presunte carenze strutturali”.
E aggiunge: “Il complesso Onaosi è stato progettato da architetti del calibro di Calabi, Cambi e Frenguelli. Mentre tutto l'aspetto strutturale è opera degli ingegneri Sisto Mastrodicasa e Andrea Bolli”.
Concludendo: “Affermare che una struttura progettata da Mastrodicasa sia carente dal punto di vista della vulnerabilità sismica è una bestemmia”.
Gli fanno eco colleghi del mondo ingegneristico che parlano apertamente di “enfatizzazione”, legata al fatto che la normativa è nel frattempo cambiata.
Rispondono fonti interne: “Se accade qualche disgrazia legata al mancato adeguamento, chi ne risponde?”.
Infine un rumor maligno che serpeggia in città: fa riferimento al fatto che si tenderebbe a “speruginizzare” l’Onaosi. È un audace, ma efficace neologismo, una lettura che corrisponde all’asserito proposito di “depotenziare/tarpare le ali”.
Insomma: un “patriottismo”, il nostro, spiegabilissimo in una città abituata a considerare la Vetusta come target preferito da studenti di tutta Italia.
Ma perché gli studenti si orienterebbero verso poli come Milano-Torino?
“Perché, finito il percorso di formazione, trovano lavoro direttamente nella sede di studio. Mentre a Perugia e in Umbria è illusorio trovare una collocazione adeguata”. Questa la risposta di chi esalta la sede di Montebello e sostiene a spada tratta la chiusura di Viale Antinori.
Conclude Vicarelli: “Dicono che il complesso di viale Antinori non sia in linea con le vigenti norme antisismiche. Quindi, secondo questo criterio, dovrebbero essere demoliti anche il Palazzo dei Priori, il Duomo e mezza Perugia. Una cosa folle”.
C’è, dunque, chi non ci sta e rivendica la storicità, la tradizione, il prestigio della sede Onaosi perugina. Montebello va bene. Ma anche viale Antinori resta un’eccellenza.
Peccato averne decretata la chiusura. Su questo la deprecazione è unanime.