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INVIATO CITTADINO Logge di San Severo, quella Biblioteca della Galleria Nazionale dell’Umbria

Una vera oasi per studenti, studiosi, appassionati d’arte. Un patrimonio librario consistente in circa 30mila volumi

Logge di San Severo. Quella Biblioteca della Galleria Nazionale dell’Umbria, ricca di arte, di storia e cultura.

È ubicata al pianterreno di quanto resta dell'antica chiesa di san Severo, incorporata nell’ampiamento del palazzo comunale (il titolo della chiesa di San Severo fu aggiunto alla vicina chiesa di Sant’Agata, nell’omonima via, traversa di via dei Priori).

Sotto delle Logge a volte bicromatiche (travertino e pietra rosa di Assisi), di recente restauro. Colonne con splendidi capitelli, spazi pregiati e degni di un utilizzo acconcio. Quale il presente.

Qui ebbero sede l’Ufficio Turistico… e tante altre pubbliche attività. Tanto che non è infrequente l’accesso di cittadini, convinti di poter trovare uffici anagrafici o simili. Trovano invece una biblioteca ricca e preziosa.

Questi spazi, confinanti con l’antica Sala del Grifo e del Leone cui si accede dall’atrio del palazzo comunale, sono carichi di fascino e di storia.

Una vera oasi per studenti, studiosi, appassionati d’arte. Un patrimonio librario consistente in circa 30 mila volumi.

Offre ben 16 postazioni di lettura e due multimediali, dotate di collegamenti web. Libri di sicuro interesse, con una cospicua sezione di carattere locale.

Oltre a monografie e periodici, disponibili (circostanza non comune) in collezioni complete.

Tra i gioielli di questo scrigno, spicca la dotazione del Fondo Francesco Santi, cui è meritoriamente intestata la sala di lettura.

Piace particolarmente, all’Inviato Cittadino, scoprire che qui sono disponibili anche i libri dell’amica Annie Cottreau che della Biblioteca è stata direttrice ed elemento propulsore. Adoperandosi fattivamente per l’incremento del patrimonio librario, tanto da renderlo un punto di riferimento per generazioni di studiosi e studenti di storia dell’arte e non solo. Ricorre a breve il quinto anno dalla sua scomparsa e piace poter vedere il suo patrimonio librario consegnato in buone mani. 

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La Biblioteca GNU è dunque una risorsa cittadina a disposizione di tutti.

È aperta dal 1° luglio dell’anno scorso, supportata da personale competente e disponibile. Svolge, insomma, il ruolo che compete a una pubblica Istituzione culturale.

Da quando è scesa al pianterreno del Palazzo Comunale è ancora più fruibile. A dimostrazione del fatto che la cultura, per essere tale, deve poter essere fruita con facilità. Vi abbiamo incontrato una giovane bibliotecaria (Valentina) gentile e preparata.

FOTO - Logge di San Severo. Quella Biblioteca della Gnu, ricca di arte, di storia, di cultura


(foto Sandro Allegrini)

Ps: Essendo chiusa l’Augusta, ho avuto la possibilità (insperata) di poter visionare e consultare la Storia del Pellini su cui martedì prossimo terrò una conversazione all’Aula Magna di Palazzo Gallenga. Le “perle” si trovano anche dentro le ostriche “di travertino”.

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