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INVIATO CITTADINO L’acropoli raccontata in 3D, col laser scanner di un'azienda tutta perugina

Molto richiesto da enti pubblici e provati lo strumento di altissima tecnologia della ditta Relevo di Sant’Enea

Ecco come ti racconto, in 3D, l’acropoli… e tanto altro. Col laser scanner. All’opera un tecnico della ditta Relevo di Sant’Enea (società spin-off di provenienza universitaria), con uno strumento di altissima tecnologia. Piazzato su un supporto, ruota e lancia tanti punti di riferimento in ciò che lo circonda, dal livello terra fino alle altezze desiderate.

Lo scopo è quello di effettuare un rilievo che è architettonico, ma si presta anche ad analisi di tipo strutturale. Tanto che lo strumento è stato ampiamente utilizzato in zone colpite dal terremoto. Insomma, i dati - correttamente analizzati - sono in grado di dar conto dello stato di salute di edifici e monumenti. L’insieme dei dati viene elaborato, centralmente conferito e sinergicamente utilizzato per rilievi dalla precisione millimetrica.

I modelli tridimensionali possono essere utilizzati per molti scopi. Tanto che i committenti sono sia enti pubblici che aziende private o singoli. Il palazzo della Provincia di piazza Italia è stato scansionato perfino in tutti gli interni. Analogo compito è stato svolto per i Musei Vaticani. Sta di fatto che l’azienda perugina è richiesta e opera proficuamente in tutto lo Stivale. Il macchinario ad altissima precisione deve essere annualmente controllato e ritarato dall’azienda tedesca che lo produce.

Abbiamo visto il 'mostro' in azione in vari punti dell’acropoli perugina. Prima in via delle Volte e poi in Piazza Grande. In quel luogo, fulcro della storia e dell’identità cittadina, il macchinario si riempiva di dati. All’Inviato Cittadino piace immaginare che, in questa mattinata di sole, perfino la macchina si ubriacasse di pulchritudo perusina.

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