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INVIATO CITTADINO La gente è frastornata dal coronavirus e la truffa corre nella rete: occhio al 'phishing'

I 'mariuoli' cercano polli da spennare e pesci da attirare nella rete: non abboccate

Specie in tempi di coronavirus, con la gente frastornata, i mariuoli cercano polli da spennare e pesci da attirare nella rete.
È di stamane una mail di phishing plateale. Si propone di “migliorare la sicurezza della piattaforma online”. Allo scopo di “mantenere i nostri clienti al sicuro tramite SMS e notifiche push”. Ovviamente, si chiede di “assicurarsi che i dettagli siano corretti per poter confermare i pagamenti tramite SMS o tramite l’applicazione prima del 15 ° marzo 2020”. 

“Per accertarsi di poter confermare i pagamenti - si dice - occorre controllare le impostazioni per verificare che il numero di cellulare sia aggiornato. Una volta inserito il numero di cellulare corretto - si assicura -  il servizio inizierà a funzionare automaticamente”. All’utente si presenta un form che è bene non aprire nemmeno. 

Osservazione linguistica: in genere questi messaggi provenienti dall’Est hanno una forma che ne evidenzia immancabilmente l’intenzione truffaldina: errori di grammatica, codifiche sballate. Invece stavolta ci sono stati attenti e tutto sembra essere regolare. Meno che uno strano esponente a fianco delle date e da esse distanziato (12 ° marzo, 15 ° marzo): ingenuità che nessun Istituto bancario commetterebbe.

Una sola inequivocabile osservazione: l’Inviato Cittadino (come tanti utenti sui quali si spara il messaggio a raffica) non è, e non è mai stato, cliente di quella banca. Né è solito disporre pagamenti per via telematica. Occhio, dunque, all’inghippo!

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