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INVIATO CITTADINO Emidio De Albentiis racconta ‘chi era’ Giuseppe Rossi

Monte Ripido, Sala San Francesco. Incontro di cultura organizzato dall’Associazione Diego Donati

Monte Ripido, Sala San Francesco. Emidio De Albentiis racconta ‘chi era’ Giuseppe Rossi.

Incontro di cultura organizzato dall’Associazione Diego Donati, nata cura et impensis di Ada Donati, dinamica nipote del frate incisore. Votata alla missione etica di tenerne vivi il nome e la memoria.

L’ex Direttore della nostra Accademia di Belle Arti ha intrattenuto l’uditorio sul tema “Giuseppe Rossi, pittore scenografo, attore: un testimone privilegiato nella Perugia dell’Ottocento”.

Giuseppe Rossi, nato nella patria d’Euliste nel 1820, è stato un artista versatile e precoce. Studente della nostra Accademia, si dedicò, appena ventenne, alla scenografia presso il teatro di Spoleto. Attività di cui si sarebbero colti concreti riflessi nella sua futura produzione da cavalletto.

Compì viaggi di studio nelle principali città italiane (Roma, Napoli, Bologna) maturando un linguaggio eclettico, riscontrabile nei lavori per i teatri di Foligno, Cannara, Perugia (Morlacchi, Pavone e della Minerva), Sant’Angelo in Vado (Pesaro e Urbino).

Effettuò anche interventi decorativi in edifici sacri (convento della Chiesa Nuova e monastero di Santa Lucia a Perugia) ed è autore di una fecondissima produzione di dipinti di paesaggio, destinati alla ricca committenza perugina.

Il suo lavoro è connotato da un vedutismo di matrice settecentesca, non privo di qualche timida accensione romantica.

Oltre alla serie di Vedute di Perugia (Perugia, Galleria Nazionale), se ne conservano veloci schizzi e appunti di taccuino, dedicati a scorci urbani.

Scomparve nel capoluogo umbro alla vigilia del nuovo secolo (nel 1899).

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