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Mercoledì, 27 Settembre 2023
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INVIATO CITTADINO Ecco perché l’oratorio

Intervento di don Riccardo Pascolini alla seguita trasmissione ‘A sua Immagine’ su Rai 1

Don Riccardo è presidente del comitato Zonale ANSPI e responsabile del Coordinamento Oratori Perugini (COP) dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

Ricordiamo incidentalmente che nel 2021 l’associazione ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia) che serve i 35 Oratori Perugini è stata iscritta all’Albo d’Oro della Città di Perugia.

Ottenendo meritatamente un riconoscimento per i tanti giovani, volontari, sacerdoti e religiosi che svolgono questo importante ruolo educativo.

Dunque ieri, in trasmissione con Lorena Bianchetti, Riccardo ha detto la sua, con equilibrio e convinzione.

Vita e strumento d’integrazione. L’Oratorio è un’esplosione di vita. Dei ragazzi ucraini di 16-17 anni si sono rapidamente inseriti nella nuova realtà relazionale  diventando amici degli animatori.

Donchisciottismo fertile. Il simbolo è don Chisciotte. I cavalieri erranti cercano di corrispondere ai bisogni, ai desideri dei loro ragazzi.

Che sogni hai? Dare concretezza al sogno da perseguire. Alcuni ragazzi non hanno nemmeno sogni che prefigurino una strada da percorrere. Dobbiamo aiutarli a desiderare il bello della loro vita.

Prossima tappa in Portogallo. Andremo a Lisbona per la Giornata della gioventù e sarà un’occasione gioiosa di condivisione e riflessione.

Anche gli animatori si confrontano. La giornata è faticosa e, la sera, gli animatori del Grest stanno a cena insieme, riflettono su loro stessi e sulla giornata. Che non è proprio una passeggiata, ma dedizione e impegno. Occorre avere il coraggio di risolvere i conflitti. Parlandone e risolvendo le criticità.

C’era un ragazzo… Uno dei ragazzi è tornato, dopo dieci anni, pieno di tatuaggi, dichiarando di voler fare l’animatore. Da piccolo era isolato. Don Riccardo gli ha detto: Che stai a fare da solo? Vai con gli altri!

Come si cambia. Oggi è il più bravo degli animatori. Ha trovato la strada per trovarsi. Forse, per chi si è perso, è ancora più bello “ri-trovarsi”.

La preghiera è allenamento. All’oratorio si impara anche a pregare. Nel modo giusto. Perché nella Chiesa occorre apprendere ruoli e vocazioni, per diventare protagonisti in positivo  dell’avventura esistenziale.

Questo il senso dell’intervento di un sacerdote perugino di cui è bello essere amici.

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