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INVIATO CITTADINO Dialogo interreligioso, c'è anche l'Umbria

Chiara Cavalieri,  Presidente della associazione Italo Egiziana Eridanus, presente alla cerimonia

Dialogo interreligioso. Presente alla cerimonia, per l’Umbria, anche Chiara Cavalieri,  Presidente della associazione Italo Egiziana Eridanus.

L’Umbria è da sempre capofila del dialogo, della tolleranza, del confronto costruttivo fra culture. Ed è dunque in linea con la tradizione la partecipazione della nostra corregionaria, in veste di co-coordinatrice del Dialogo interreligioso per la comunità del mondo arabo in Italia.

Di Chiara Cavalieri abbiamo tracciato, a beneficio dei nostri lettori, un profilo artistico e culturale. 

Il ‘chi è’ Chiara Cavalieri

A dare ufficialità e autorevolezza all’evento in parola, la presenza del sindaco Roberto Gualtieri che ha visitato la Grande Moschea di Roma, il luogo di culto islamico più importante d'Europa, e ha condiviso con istituzioni e fedeli l'Iftar, ossia la rottura del digiuno. 

FOTO - Dialogo interreligioso. Presente alla cerimonia, per l’Umbria, anche Chiara Cavalieri, Presidente della associazione Italo Egiziana Eridanus

Ad accoglierlo, il segretario generale della Grande Moschea Abdellah Redouane, l'Imam Nader Akkad e il presidente Nasrollah Naim.

Si tratta di un momento particolare della giornata, che si ripete quotidianamente durante il Sacro mese di Ramadan. Quando i credenti di fede islamica, che non bevono né mangiano dall'alba al tramonto, dopo la recita della salat al-Maghrib – la Preghiera del Tramonto – spezzano il digiuno con il pasto serale.

La nostra Chiara, Presidente impegnatissimo nel proprio ruolo, ha ricevuto i complimenti del Prof. Paolo Cancelli,  direttore dell' ufficio relazioni diplomatiche del Vaticano,  per lo spettacolo teatrale inerente l’incontro tra il Sultano Malek al-Kamil e San Francesco. Una produzione,  unica nel suo genere, nel centro islamico più importante d' Europa, organizzata dal “Teatro Acciaio” di Stefano de Majo e Grande Moschea di Roma.

Dialogo intenso anche con il nuovo  Imam della Grande Moschea, Errefay: personaggio proveniente dalla formazione all’Università İslamica dell Al Azhar al Cairo, professore di lingua e letteratura italiana (in foto con Chiara). 

Non è senza rilievo il fatto che Al Azhar sia l'Università İslamica più antica in Medio Oriente,  facente capo al siciliano Jawhar al-Siqilli,  generale arabo di origine siciliana che, fra l’altro, fondò anche il  Cairo.

Ricordiamo che a porre una pietra miliare tra  cristianesimo e islam, sono stati (il 4 febbraio 2019, ad Abu Dhabi) Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib.

È dunque, specialmente per noi Umbri, un punto d’onore confermarci nel ruolo di messaggeri/operatori di pace e di cultura. Specie in momenti tragici del panorama internazionale. Cercando ciò che unisce e ripudiando ciò che divide. Operando da costruttori di pace: abbattendo muri e fabbricando ponti. Questo vuole la nostra natura di fedeli di Francesco. Questo il messaggio che parte convintamente dalle verdi colline punteggiate dal giallo del cipresso.

PS. Impossibile, per noi perugini, non ricordare l’opera di precursore di don Elio Bromuri, vero corifeo del dialogo interculturale e interreligioso, dell’accoglienza, dell’apertura. Dal Centro internazionale all’Ostello, il Centro San Martino, il dialogo tra confessioni religiose… tutto concorre a ricordarlo come uomo di pace e di altissima spiritualità. Oltre che come direttore del settimanale diocesano della Ceu “La Voce” che ha ‘dato voce’ a tutti.

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