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INVIATO CITTADINO Parcheggio del Bove, non ci resta che piangere

Bonificare questa zona è stato un merito. Lasciarla nell’abbandono… un demerito

Parcheggio del Bove. Non ci resta che piangere. Quando non è improprio parlare di paesaggio lunare.

Il bar chiuso (probabile effetto della pandemia) e un’impressione di inarrestabile degrado. Mentre funziona la parte adibita a ospitare roulotte e camper, a pagamento, risulta negletto tutto il resto.

Se ne lamentano bancarellari e frequentatori del Mercatino (martedì e sabato). Se ne duole chi ci lascia la macchina, sebbene a uso libero. Mentre il servizio è predisposto per il pagamento, con sbarre e macchine esattrici.

Nulla da ridire sull’area di sosta attrezzata per camperisti: è dotata di 52 posti parcheggio per camper, bagni con doccia attrezzati anche per disabili, colonnine erogatrici di energia elettrica a tutte le postazioni camper, due piazzole per carico acqua e scarico reflui, cassa automatica e altri servizi di buon livello. Efficiente la sicurezza, l’illuminazione, la recinzione, la videosorveglianza.

Ma il resto non va. Il fatto è, probabilmente, che il parcheggio è frequentato in misura marginale. Camper a parte, è attivo il mercatino e la biglietteria del Teatro Morlacchi. E niente altro. Tanto che si preferisce lasciarlo a uso gratuito.

Bonificare questa zona è stato un merito. Lasciarla nell’abbandono… un demerito. Tanto che c’è stato chi ha proposto di realizzarvi una piscina.

La struttura fu inaugurata in pompa magna del marzo 2013. Adesso è ora di procedere a un’ulteriore rigenerazione.

È infatti drammatica la situazione del fondo stradale, specie in uscita. Buche enormi, nugoli di polvere e breccino sparato dagli pneumatici. Insomma: un panorama adatto per quando in questo luogo regnava il bove. Non oggi… che di bove è rimasto solo il nome.

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