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Martedì, 16 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO La Cappella dell’Università attende il prezioso crocifisso ligneo del Quattrocento

Appello dell'Inviato Cittadino al rettore Maurizio Oliviero

La Cappella dell’Università attende il prezioso crocifisso ligneo del Quattrocento di proprietà dell’Adisu. Se ne parlò con Maurizio Oliviero, oggi rettore dello Studium, quando era Commissario Adisu.

Della faccenda ebbe a interessarsi successivamente il professor Luca Ferrucci che si dichiarò disponibile a portare a compimento l’intenzione del suo predecessore, esaudendo un desiderio di monsignor Elio Bromuri che della Cappella vanvitelliana di Palazzo Murena era stato rettore fin dal lontano 1958. Ossia da quando la struttura, da Aula Magna, era stata riconvertita alla sua vocazione liturgica, sotto il Rettorato memorabile di Giuseppe Rufo Ermini.

Il crocifisso Adisu (in gallery) proviene dalla chiesetta di Santa Maria degli Aratri (detta anche “Santa Maria in Campo d’Orto”, per i perugini: “dei barbieri”), ubicata a valle del complesso monumentale di San Francesco al Prato.

L’opera, di pregevole fattura, è conservata nell’antico monastero ex agostiniano di San Benedetto dei Condotti, oggi sede degli uffici Adisu. Lo ritrovammo in un angolino, seminascosto da cartoni.

Si tratta di un monoblocco intagliato, con caratteristiche indubbiamente riferibili al Quattrocento perugino, come ci dichiarò il restauratore Giovanni Manuali che ne fece una prima ricognizione.

Maurizio Oliviero ci dichiarò a suo tempo (era il 26 febbraio del 2017): “Dall’inizio del prossimo anno avverrà il trasferimento del capitale e non saremo più semplici possessori del bene ma ne diverremo proprietari. Posso assicurare che procederemo al restauro dell’opera”.

Con l’occasione Oliviero fece anche riferimento al restauro del coro ligneo di San Benedetto, in pessimo stato di conservazione e affidato alle cure di una ditta laziale.

Relativamente al Crocifisso Adisu, “Successivamente – aggiungeva Oliviero – procederemo ad affidarlo a un soggetto che sia in grado di assicurarne la custodia e la pubblica fruizione”.

Aggiungo che Oliviero prese per valida, e condivise, l’idea che l’opera restasse nell’àmbito universitario e che dunque la Cappella dell’università in Palazzo Murena potesse rappresentare il luogo ideale per un’idonea collocazione. Anche per mantenere quel filo rosso che lega la storia religiosa, civile e culturale della Vetusta.

Posso personalmente assicurare che don Elio Bromuri, da me personalmente informato, accolse entusiasticamente la proposta, ne manifestò piena approvazione e nessuno si oppose a che si procedesse in questa direzione.

Successivamente, avvenne un incontro felicissimo col professor Luca Ferrucci (subentrato nel ruolo a Oliviero). , che nei locali Adisu s’intrattenne con l’Inviato Cittadino, col poeta (ex dipendente) Francesco Curto, da cui era originata la primitiva segnalazione di questo bene che pareva “desaparecido. Le dimissioni, impreviste e determinate, del professor Ferrucci da quell’incarico impedirono al noto studioso di economia di portare a termine l’impegno, convintamente assunto (in foto col gruppo di amici dell’Adisu davanti al prezioso reperto).

Quale, dunque, al momento, lo stato dell’arte della questione? Mi permetto di invitare il professor Maurizio Oliviero, oggi Magnifico Rettore dello Studium, a riprendere il mano le fila di quella vicenda, disponendo il promesso restauro dell’opera e la congrua collocazione nella Cappella Universitaria. Ottemperando legittimamente, e spero convintamente, a un impegno liberamente assunto. Nel nome e nel ricordo di monsignor Elio Bromuri che certamente avrà di che compiacersi. Nella dimensione in cui attualmente si trova. Almeno all’Inviato Cittadino questo piace pensare. Ed è da questa convinzione che muove l’appello rivolto a Maurizio Oliviero. 

Perugia, la Cappella dell'Università aspetta il crocifisso

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