INVIATO CITTADINO Cimitero (nuovo) di Monterone, si lavora per la sicurezza e la dignità di ripiani e scalinata
L’Inviato Cittadino ha preso armi e bagagli (leggi: taccuino e macchina digitale) per un sopralluogo che aiuti a fare chiarezza
Cimitero (nuovo) di Monterone. Si lavora alacremente per ricondurre in sicurezza e dignità ripiani e scalinata.
Ne abbiamo segnalato più volte l’esigenza, sottolineando la lentezza e i ritardi nell’esecuzione e relativa conclusione dei lavori.
INVIATO CITTADINO Cimitero di Monterone, quando partono i lavori?
L’Inviato Cittadino ha preso armi e bagagli (leggi: taccuino e macchina digitale) per un sopralluogo che aiuti a fare chiarezza, informando doverosamente i lettori, sempre attenti a questioni di carattere cittadino.
Abbiamo trovato in loco Gianluca Chiostri, responsabile di cantiere dell’Impresa Decoro Urbano e in attività con alcuni dipendenti.
LE RAGIONI DEL RITARDO - “Si tratta - ci informa l’artigiano edile - di un lavoro estremamente complesso, data la difficoltà e l’ampiezza dell’intervento che interessa i pianerottoli e le diverse scalinate sulla destra di chi entra”.
LA CARENZA DI MATERIALI - “Un altro problema che rallenta i lavori è quello della mancanza di materiale in travertino. È diventato difficile da trovare: occorre prenotarlo e attendere le consegne. Abbiamo cercato anche di riutilizzare le lastre intatte”.
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LE DIFFICOLTÀ DEL RIUSO - “Maneggiare lastre di oltre un metro, pesanti quintali, non è stato facile. Abbiamo dovuto alzarle, posarle sulla macchina e tagliarle, eliminando le parti ammalorate e riducendone notevolmente le dimensioni”.
LA DISOMOGENEITÀ DEI COLORI - All’Inviato Cittadino che aveva messo in rilievo il contrasto fra il bianco dei nuovi e il nero dei vecchi materiali, Chiostri spiega che, a lavoro ultimato, tutte le superfici e i gradini “verranno trattati con acido e lancia ad alta pressione che li renderà candidi e omogenei”.
LA DIVERSITÀ È BELLEZZA - Le lastre di misure diverse, una volta stuccate e levigate, daranno l’idea di un mosaico che costituisce un valore aggiunto in termini di estetica. In effetti sono state dislocate in modo gradevole e armonico: si direbbe quasi “artistico”.
SOLIDITÀ E DUREVOLEZZA - “Abbiamo rifatto il fondo, gittato su rete metallica con le autobotti di cemento. Un lavoro che metterà in sicurezza e conferirà una stabilità mai vista”.
TEMPI LUNGHI ALLA CONCLUSIONE - Ci si chiede quando potremo scrivere la parola fine, documentandola fotograficamente a beneficio dei lettori. “Stiamo finendo il primo pianerottolo e le prime due rampe di scale. Poi procederemo verso l’alto, nei modi e nei tempi che le condizioni meteorologiche e la disponibilità di materiali ci consentiranno”.
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SCOPERTE - “Abbiamo anche individuato - aggiunge Chiostri - delle zone di raccolta delle acque meteoriche completamente chiuse. Da qui la necessità di ricollegarle, al fine di evitare che l’acqua dorma in certe zone, provocando danni conseguenti”
SPIGOLATURA PERSONALE - La conclusione dei lavori sarà una vera soddisfazione anche per quanti non hanno dimenticato la figura di Giuseppe Fioroni: business man, artista a tutto tondo, uomo di straordinaria generosità. Amici e familiari potremo salire, in serenità e sicurezza, alla Cappella dove l’amatissimo Peppe riposa. Celebrando con mestizia il primo Natale senza di lui.