INVIATO CITTADINO Cara Gesenu, togli di mezzo quei due raccoglitori in via Torelli
Sono dei potenti attrattori di immondezze di ogni genere: una calamità/calamità d’immondezza
Sale la protesta, e conseguente richiesta, dei residenti di via Torelli. Dove, all’ingresso della strada che adduce al supermercato Emi, sono posizionati una campana del vetro e due raccoglitori di scarpe e indumenti usati.
Bene la campana. Parecchi maleducati hanno assunto il (mal)vezzo di abbandonare a terra bottiglie, vasetti et similia, senza conferirli correttamente all’interno della campana verde.
(Foto Sandro Allegrini)
Male, anzi malissimo, i due raccoglitori. È faccenda quotidianamente verificabile l’accumularsi di ogni genere di rifiuti.
L’abbiamo documentato a più riprese anche su queste colonne.
Come i cassonetti dell’indifferenziata. Si direbbe che quei due contenitori siano visti come l’equivalente del vecchio cassonetto dell’indifferenziata.
C’è gente che vi lascia di tutto. Compresi mobili e attrezzi dismessi.
Col risultato che, oltre al vetro, si accumula una quantità di rifiuti di ogni genere, organici e inorganici, lacerti di consumismo e di maleducazione.
E poi quelle auto ferme all’imbocco della via. Si consideri, inoltre, che – anche per il conferimento corretto – ci sono macchine che sostano proprio lì davanti, anche salendo sul marciapiedi, ostacolando entrata e uscita dalla stradina che adduce al supermercato.
Quale la soluzione? Spostare il tutto in una zona non così vicina alle abitazioni. E, quel che è peggio, in prossimità di un esercizio commerciale dove si vendono anche alimenti. Insomma: urge togliere di mezzo questa calamita/calamità di sporcizia.
Si sente che sarebbe gradita, ad esempio, una collocazione all’imbocco della rotatoria “Invalidi e mutilati di guerra”, sulla destra, dopo la cabina Enel dismessa.
C’è lo spazio libero, c’è la possibilità di fermarsi con la macchina e conferire vetro o indumenti di scarto.
L’operazione si fa a costo zero e con beneficio di tutti.