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Lunedì, 2 Ottobre 2023
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INVIATO CITTADINO Brufa. Partecipata intestazione del Teatro, al Parco delle sculture, al nome di Marcello Nasini

Quando la presenza è forte, sebbene nell’assenza

Una cerimonia gioiosa per ricordare l’entusiasmo di un Primo Cittadino  – ricorda il vice sindaco Attilio Persia – che riuniva in sé l’orgoglio di un’origine assisiate con la tenacia del brufano. E che amava stare fra la gente, con spontaneità egalitaria, non da primus inter pares.

Foto - Intestazione del Teatro, al Parco delle sculture, al nome di Marcello Nasini

(Foto esclusive Sandro Allegrini)

Il sindaco Eridano Liberti ripercorre le tappe di un processo/progetto  tutt’altro che facile e non esente da critiche. Perché, come si dice, chi sa fare fa e chi non sa fare… insegna.

Un investimento cospicuo (700 mila euro) per realizzare percorsi, illuminazione, piantumazione. Valorizzati da un affaccio stupendo sulla Turrita Perusia e sulla città serafica, sottolinea il sindaco. Che ricorda il proprio giovanile entusiasmo, provato quando Marcello lo chiamò a far parte della prima giunta.

Commozione persuasa nelle parole del figlio Andrea che descrive l’onore di appartenere alla comunità brufana e l’affetto per un padre vulcanico e dazionale. Anche perché siamo nella ricorrenza  del genetliaco di Marcello (25 agosto). E vale sempre il detto “ricordati di ricordare” perché non si perda memoria di uomini eccellenti: nomina sacra.

Riconoscimento come riconoscenza, sottolinea Michele Ciuchicchi, presidente della Pro Loco che si prenderà cura della manutenzione. All’insegna del detto I CARE.

Intervento di monsignor Giuseppe Piccioni che confessa di aver interposto i propri buoni uffici per la cessione del terreno, appartenente all’Istituto per il sostentamento del clero.

Benedizione di don Federico, che rievoca personaggi e rammenta tranche de vie.

Poi la scopertura della targa, evento clou del pomeriggio.

Quindi, alle 21:00, proprio in quell’anfiteatro di fresca intestazione, lo spettacolo di cabaret di Giovanni Cacioppo, nel quadro degli eventi del 7° Festival internazionale Green Music di Maurizio Mastrini.

Saluto iniziale dell’Assessore alla Cultura Elena Falaschi che ricorda brevemente le ragioni di quell’intitolazione e invita a godere lo spettacolo.

Tutt’altro che banale. Perché Cacioppo racconta (tra il serio e il faceto) vezzi e vizi, tra frizzi e lazzi. Intercettando il ridicolo del quotidiano. Che non vuol dire salire in cattedra con supponenza, ma mettere alla berlina il corrente andazzo di dipendenza dai social e l’(in)cultura dell’apparire. Che ha cassato il valore dell’Essere. Perché tra sostanza e apparenza c’è lo stesso vuoto che intercorre tra essere e avere. Come ci ha insegnato Eric Fromm. Ammesso ci sia ancora chi lo legge. Ma è bello essere tra quelli.

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