rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Attualità

INVIATO CITTADINO Alla Stranieri si celebrano le Memorie eccellenti perugine

Ricordando il nome del Maestro Antonio Bartolini (1892-1973)

Alla Stranieri si celebrano le Memorie eccellenti perugine ricordando il nome del Maestro Antonio Bartolini (1892-1973).

Non una semplice commemorazione, ma la celebrazione di un’epopea. Per non dimenticare le opere e i giorni di un personaggio che ha lasciato un’impronta decisiva come didatta e etno-demo-musicologo.

Iniziativa fortemente voluta dal presidente Agimus Salvatore Silivestro per la serie delle memorie dei grandi, nel 50.mo anniversario dalla morte dell’apprezzato musicista e ricercatore perugino.

Oltre ai saluti della delegata del Rettore Dianella Gambini e di Maria Antonietta Gargiulo per l’Unesco, la testimonianza di un’ex allieva del Pieralli, istituto in cui Bartolini fu amatissimo didatta.

L’evento si dipana fra le dotte introduzioni esplicative del direttore Vladimiro Vagnetti che ha svolto accurate ricerche fra le carte, gentilmente offerte dagli eredi e familiari del Maestro. Tutti entusiasticamente presenti: dal figlio alla nuora, al nipote omonimo, ai pronipoti.

Per passare poi all’esecuzione di canti del folklore umbro agli inizi del Novecento.

Si tratta di canti di intrattenimento infantile, dei canti dell’aia, di inviti al ballo, intrisi di memorie storico-antropologiche sottratte all’oblio da una ricerca e trascrizione di qualità, con armonizzazioni per voci sole e coro.

Pasquarelle, il notissimo Passator, stornelli del mietitore. Ma anche inviti al ballo con pepate allusioni e doppi sensi (‘Ve vorrìa dè na cosa’) assai spiritosi.

Il coro dei Cantori di Perugia, diretto dallo stesso Vagnetti, col contributo pianistico di Oreste Calabria, ha costituito il valore aggiunto della bella rievocazione.

A dimostrazione del fatto che la difesa e la valorizzazione di storiche identità coincide con la doverosa tutela della tradizione e della memoria musicale delle classi subalterne. Solite a ricorrere all’uso di un bagaglio linguistico attinto a piene mani dalla lingua madre dei vari territori della terra umbra.

Dunque un valore plurimo: linguistico e musicale, storico ed etnologico, conservativo e creativo. Quale ci è stato lasciato da un personaggio che sarebbe colpevole dimenticare.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

INVIATO CITTADINO Alla Stranieri si celebrano le Memorie eccellenti perugine

PerugiaToday è in caricamento