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INVIATO CITTADINO Aiuto, l’Elce è rimasta senza... liquido

Non parliamo d’acqua, ma di soldi che nel quartiere di Perugia non si possono quasi più prelevare: restano appena un paio di bancomat

Aiuto, l’Elce è rimasta senza liquido! Non parliamo d’acqua, ma di soldi che non si possono prelevare.

C’erano una volta molte banche (troppe?), nel quartiere dei lecci. Poi, come i petali sfioriti di una margherita, sono cadute una ad una. L’elenco è lungo: Banco di Perugia, Banca Toscana, Popolare di Spoleto (poi Banco Desio), Monte dei Paschi di Siena…

Resta solo la filiale Unicredit. Un paio di bancomat: uno della stessa Unicredit di viale Orazio Antinori e uno della MPS, in aderenza alla Farmacia Caldari-Romozzi, ex bottega di calzolaio. Più su, in Via Francesco Innamorati, il bancomat delle Poste. Poi il deserto.

Ma perché senza liquidi. Forse c’è qualche guasto all’acquedotto?

Semplicemente: l’unica banca rimasta (Unicredit) non fa più cassa. Vale a dire che non è in grado di erogare denaro.

È vero: c’è un totem bancomat all’interno per effettuare prelievi e versamenti. Ma capita che gli orari di apertura non coincidano esattamente con le esigenze dei clienti. 

C’è un bancomat esterno, è vero. Però capita che talvolta sia fuori servizio. Dunque, che fare? Come soddisfare l’esigenza di poter disporre di denaro?

Parlo per esperienza personale. Ho avuto bisogno di liquidi, avendo ecceduto il plafond del bancomat. All’interno mi hanno cortesemente avvertito che soldi non ne hanno, perché non fanno cassa. Da qui l’invito a recarmi alle sedi di Corso Vannucci o a quella di Madonna Alta.

Viene così meno la motivazione per la quale si era preferita la banca sopra casa.

A questo punto, viene da chiedersi se non fosse preferibile la scelta del nonno di tenere i soldi “sotto al mattone”. Di solito, si era sicuri di trovarli. A tutte le ore.
 

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