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"Pennivendoli e puttane", il sindacato umbro contro gli insulti "a 5 Stelle": "Flash mob in piazza con il tesserino"

"Puttane e pennivendoli": gli insulti dei vertici del Movimento 5 Stelle ai giornalisti, dopo l'assoluzione del sindaco Raggi a Roma, hanno di fatto provocato una forte reazione anche tra i giornalisti dell'Umbria, in particolare tra coloro che sono iscritti al sindaco, l'Associazione Stampa Umbra, che ha aderito alla manifestazione nazionale “#giùlemanidall’informazione”. Per questo domattina alle ore 12 in Piazza Italia davanti alla Prefettura si darà vita flash-mob  di iscritti all'ordine per  il sostegno alla libertà di stampa e contro gli attacchi ai giornalisti.

“Chiamiamo i colleghi, ma anche gli esponenti della società e delle istituzioni che si riconoscono nell’articolo 21 della Costituzione, a condividere la reazione di una categoria che non può più tollerare gli attacchi volgari e i toni offensivi provenienti da esponenti del Governo e di partiti politici contro i giornalisti e l’informazione”, afferma il presidente dell’Asu Marco Baruffi a nome del consiglio direttivo del sindacato regionale, nel sottolineare “l’urgenza di respingere pubblicamente i comportamenti irresponsabili con cui si scredita il lavoro giornalistico, si tenta di imbavagliarlo e si espone chi lo pratica a rischi per la propria incolumità nell’esercizio quotidiano della professione, alimentando diffidenza e risentimento con un linguaggio dell’odio inaccettabile”.

Perugia sarà uno dei capoluoghi italiani nei quali i giornalisti scenderanno in piazza in contemporanea per rispondere all’appello della Federazione Nazionale Stampa Italiana, condiviso dall’Ordine dei Giornalisti anche in Umbria, a opporsi con la propria faccia e la propria dignità a degenerazioni che rischiano di consegnare il nostro Paese ai livelli di inciviltà, imbarbarimento e intolleranza che non possono avere cittadinanza in una democrazia evoluta.

“Anche nella nostra regione - puntualizza il presidente dell’Asu - dobbiamo rafforzare gli anticorpi che ci permettano contrastare e allontanare dalla professione del giornalista, dai luoghi e dai modi nella quale si esercita, la tentazione di sottrarre alla conoscenza dei cittadini la realtà dei fatti attraverso la riduzione delle voci dell’informazione e l’intimidazione di chi svolge un mestiere tutelato dalla Costituzione”.

L’invito ai giornalisti che intendano partecipare alla manifestazione è di venire muniti del tesserino professionale che dovrà essere esibito "con orgoglio",  per chi svolgen con passione un mestiere difficile e scomodo”.


 

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