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Concorsi e nomine, la Regione prepara la "rivoluzione": come cambieranno

Al lavoro per introdurre modifiche che garantiscano "la totale trasparenza" dopo il caos dell'inchiesta

L'inchiesta sui presunti concorsi truccati all'Azienda ospedaliera di Perugia ha gettato la sanità umbra nella bufera. Una situazione per la quale, come fatto dall'assessore Barberini, anche il vicepresidente Paparelli ha chiesto scusa pubblicamente. E alle scuse si aggiungono i fatti con due interventi messi in essere dall'Esecutivo in relazione alle nomine dei direttori del comparto e dei futuri concorsi. 

Le nuove nomine per la Sanità andranno fatte per consentire la gestione piena di Aziende ospedaliere e Sanitarie. Ma la Regione sta lavorando, ha spiegato il vicepresidente Fabio Paparelli illustrando il piano per la riduzione della lista d'attesa, a modificarne le tempistiche. Un anno invece di tre affinché, con le elezioni ormai prossime, la giunta che verrà non avrà dei direttori decisi da altri e potrà operare con maggiore libertà. Mentre, per garantire al massimo "trasparenza e imparzialità", la Scuola di amministrazione pubblica di Villa Umbra è stata incaricata di individuare con l'Autorità anticorruzione le modalità più efficaci da applicare dalle prossime prove pubbliche. 

Nello specifico, l'incarico è quello di creare un laboratorio formativo proprio a Villa Umbra a cui far partecipare soggetti qualificati tra cui rappresentante dell'organismo di controllo anticorruzione, per definire le linee guida di cui la Regione si doterà per lo svolgimento di tutti i concorsi.

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