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Incendi boschivi, con l'estate torna l'allerta: il piano della Prefettura di Perugia

Il prefetto Sgaraglia ha indirizzato una circolare ai sindaci della provincia con le raccomandazioni operative in tema di prevenzione e contrasto del fenomeno

L'estate è iniziata e torna ad alzarsi l'allerta sul problema degli incendi boschivi, oggetto di una circolare che Claudio Sgaraglia, prefetto di Perugia, ha indirizzato ai sindaci della provincia fornendo loro delle raccomandazioni operative in tema di prevenzione e contrasto del fenomeno.

"Il prefetto - si legge in una nota della Prefettura - ha evidenziato come l’anno in corso, pur caratterizzato dall’emergenza coronavirus, non deve fermare l’attività di contrasto agli incendi boschivi. Con l’inizio della stagione estiva si rende pertanto necessario adottare, con anticipo rispetto al periodo di massima pericolosità, misure e strategie coordinate d’intervento per prevenire le situazioni predisponenti gli incendi e fronteggiare in modo efficace ogni situazione di emergenza, sviluppando a livello territoriale la giusta sinergia tra tutte le amministrazioni interessate, nel rispetto delle reciproche competenze".

Prevenzione dunque, ma anche informazione: "Il prefetto ha richiamato l’attenzione dei sindaci anche sulla necessità di proseguire e potenziare l’azione di informazione dei cittadini e delle associazioni, in particolare quelle di categoria come ad esempio agricoltori, allevatori nonché fornitori e gestori delle infrastrutture territoriali. Un modo per promuovere una cultura di protezione civile che sia parte integrante dell’azione di tutela del patrimonio boschivo e dell’ambiente in generale, dal momento che gli incendi boschivi - si spiega nella nota - sono in massima parte causati dall’azione dell’uomo per norme comportamentali non sempre corrette". 

E ancora: "Sul fronte della prevenzione, in particolare, è stato raccomandato ai sindaci di procedere all’istituzione e all’aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco ed alla redazione di specifici piani di protezione civile a tutela delle popolazioni interessate, anche attraverso i necessari interventi di pulizia e di manutenzione dei boschi nonché lungo le reti viarie e ferroviarie. Infine, è stata evidenziata la necessità di non rallentare le attività preparatorie alla stagione antincendio boschivo in coincidenza dell’emergenza sanitaria in atto e, soprattutto, di adottare specifiche azioni di salvaguardia dei siti d’interesse archeologico e culturale, specialmente quelli a maggiore afflusso turistico". 

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