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IL RACCONTO BREVE di Ruggero Luzi | La Panchina: "Il lago, un uomo con il giornale, una donna che ha pianto"

Ruggero Luzi, umbro, medico in pensione ma brillante penna, entra a far parte del nostro piccolo mondo di Perugiatoday.it con l'obiettivo di dare emozioni, far riflettere e soprattutto dare una chiave di lettura diversa dalla cronaca. Il primo racconto pubblicato è stato IL VIAGGIO

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ruggero-luzi-1-2C'è una strada che circonda il lago. Ci sono panchine sul bordo della strada rivolte verso l'acqua. C'è un uomo seduto. Un fazzoletto rosa spunta dal taschino della giacca, la cravatta di seta rosa e grigia sulla camicia bianca. Tiene tra le mani un giornale aperto. Non ha camminato molto, le scarpe lucide e le suole nuove. Una donna giovane, esile, dal volto pallido, ha pianto. Si siede accanto all'uomo e fissa il lago. L'uomo non sembra accorgersi di lei. Non un gesto né un mutamento di espressione del suo viso. La donna senza volgersi verso di lui con la voce incerta parla.

L'acqua è immobile questa mattina, sembra essere gelata anche se i cigni vi scivolano via senza un brivido. Il sole è alto e non riesce a riscaldarmi, per questo mi sono seduta, per poterlo avere con il riflesso dell'acqua nella certezza di un po' di tepore. Ho camminato tutta la notte in questa strada, ho avuto brutti pensieri, ho resistito confidando nell'alba, nella luce che avrebbe rischiarato il nero che mi avvolgeva per vedere il mio volto riflesso nell'acqua. Il sole è sorto, non ho il coraggio di specchiarmi nel lago e non riesco a riscaldarmi. Sono delusa perché ho sprecato la notte nell'illusione del giorno. Mi sono seduta accanto a lei perché sono stanca di essere sola. Ho pensato, sono giorni che penso. Giorni chiusa in casa a fissare il bianco della parete. Questa notte ho deciso e sono uscita per toccare i cigni. Li ho guardati ma ho voluto aspettare, darmi la possibilità di potermi specchiare con la luce del giorno.-

Si volge verso l'uomo che immobile fissa il giornale.

-Sono forse cambiata? Che stupida, lei non può certo saperlo. Dovrebbe immaginare le mie espressioni nei momenti di felicità e questo è impossibile. Ho un passato, anche lei ha il suo ed io non so nulla della sua vita. La panchina, il sole, l'acqua e i cigni potrebbero aiutarci a svelare le nostre esistenze. Non voglio pretendere, lei ha l'aria di essere un uomo tranquillo e non voglio tediarla azzardando un'intimità così prematura. Le sue parole non mi sono necessarie, il suo silenzio, mi creda, è più efficace. Comprendo il riserbo nei confronti di una sconosciuta invadente. Chi sono io per entrare nella sua vita? Solo una passante, forse un po' matta, che ha necessità di dare un senso al giorno per poi  sconfiggere la notte. Dipende tutto da oggi, dal momento che mi specchierò e da quello che vedrò, da come interpreterò il mio volto. Il volto è lo specchio dell'anima, per questo aspetto. Ho poche ore di luce per il momento giusto. Lei è molto gentile ad avere un atteggiamento così distaccato nei miei confronti, è ciò di cui ho bisogno, non resisterei né al compatimento né all'incoraggiamento. Alla benevolenza dello sconosciuto che vuole togliersi dall'impiccio per mettersi la coscienza a posto illudendosi di aver salvato la vita a qualcuno e farsene bello con gli altri. Il mondo è pieno di eroi. Mi piace la quiete della sua immobilità mentre tutto gira vorticosamente intorno a noi. Solo i cigni scivolano via trasportati dalla corrente, per questo volevo toccarli, per rubare la loro serenità e addormentarmi nel lago. Ho tanto bisogno di dormire. Questo è il momento di specchiarmi perché lei ha placato la mia sofferenza. Grazie per avermi ascoltato.-

La donna si alza, lentamente giunge sulla balaustra che si affaccia sul lago, osserva il suo volto riflesso nell'acqua, sorride e riprende il cammino. Un camion trasporta una statua, sono due fidanzati seduti, le labbra di lui sulla guancia di lei. Due operai scaricano la statua e la sistemano sopra una panchina di fronte a quella con l’uomo dal fazzoletto rosa che legge il giornale seguendo le indicazioni dello scultore.

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