INVIATO CITTADINO Il Gruppo Infioratori San Francesco di San Martino in Colle omaggia il Genio rinascimentale di Raffaello
Il quadro è esposto, dalla giornata di oggi, nel Rione San Francesco, ai piedi dell'edicola dedicata al Santo serafico
Il "Gruppo Infioratori San Francesco" di San Martino in Colle rivolge un omaggio al Genio rinascimentale di Raffaello nel 500.mo anniversario dalla morte dell’artista urbinate.
Dopo l'anno di Leonardo, è arrivato quello di Raffaello. L'arte non si ferma, ma anzi dall'arte si riparte, per risollevare lo spirito, dopo la paura e il buio degli ultimi mesi. Tornando a guardare il cielo, si volge lo sguardo alla bellezza delle opere del passato in chiave di rinascita della speranza. Dopo Urbino, Jesi, Loreto, Roma, Milano anche la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia ospiterà, dal 9 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, un’esposizione delle sette copie perugine della Deposizione Baglioni, dipinta nel 1507 per l’altare di famiglia nella chiesa di San Francesco al Prato.
Anche il "Gruppo Infioratori San Francesco" di San Martino in Colle vuole dire la sua, rivolgendo un omaggio al Genio rinascimentale.
In che modo?
Risponde Rudy Trapassi, coordinatore del gruppo: “Con una preghiera di fiori, che in tempi pre-Covid, era offerta per la celebrazione della Madonna del Cardeto (la prima domenica di giugno) e per il Corpus Domini”.
Prosegue: “I componenti del gruppo hanno sempre continuato, in questi mesi di quarantena, nella raccolta ed essiccazione dei fiori (la maggior parte ad opera della regina dei fiori, la signora Franca), nella catalogazione dei fiori, nella costruzione della base in legno per il quadro, nell'ideazione del disegno. Si sono finalmente ritrovati in questi giorni per il suo allestimento, nel rispetto delle norme di protezione e distanziamento”.
Quale il tema toccato?
“Il tema del quadro fiorato che il gruppo offre al Maestro Raffaello e alla sua Perugia è appunto una rivisitazione della "Deposizione Borghese", la Pala d'altare commissionata dalla famiglia Baglioni al giovane Raffaello per ricordare e rendere onore a Grifonetto, il giovane figlio di Atalanta, ucciso sulle scalette di S. Ercolano a seguito delle vendette legate alle Nozze di sangue”.
Come lo avete realizzato?
“Si tratta di cromie di colori essiccati, macinati e magistralmente miscelati, depositati con pazienza e fede. Una preghiera silenziosa e lenta, tutti chini a testa bassa e tra le mani delle pinzette, mosse come fossero i grani di un rosario. Un tappeto di fiori colorati da cui, come per miracolo, prendono forma visi, corpi, paesaggi”.
Commenta l’artista Rudy Trapassi, coordinatore dell’iniziativa: “Un’infiorata come ringraziamento per le difficoltà superate, come gioia di ritrovarsi dopo la dovuta lontananza e soprattutto come affidamento. Nella consapevolezza che siamo matite nelle mani dell'Immenso... che poco possono... ma che non si sottraggono a svolgere la loro parte. “Arti” asserviti all’arte”.
Il quadro è esposto, dalla giornata di oggi, nel Rione San Francesco, ai piedi dell'edicola dedicata al Santo serafico.