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Martedì, 16 Aprile 2024
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Il centro storico di Perugia perde pezzi, chiude anche Talmone

I gestori: “Non abbiamo fatto le scorte per il Natale. Chiuderemo prima”

L’altroieri, officina di Vulcano del fabbro Bisello. Per tanti anni, negozio Talmone e domani… chissà.

I meno giovani ricordano quell’antro in travertino, annerito e illuminato dal fuoco della forgia e dalle scintille del ferro battuto sull’incudine. Alberto Bisello appariva tra i fumi della tempera del ferro come una divinità mitologica. Poi la cessazione dell’attività e un “dolcissimo” subentro.

È ormai prossimo alla chiusura il Talmone di via delle Volte, dopo oltre mezzo secolo di ininterrotta attività. Da corso Vannucci, angolo via Fani, alla sede sotto gli arconi di controspinta del Palazzo Abrugiato.

Qui si è dipanata una storia di gentilezza e golosità, fra praline e cioccolato di marca.

Ma il degrado del centro storico è impietoso e non lascia spazio al commercio.

Il calo è cominciato con la diminuzione delle presenze, legata al trasporto, alla difficoltà di parcheggio, alla diminuzione dei residenti.

“Non abbiamo fatto le scorte per il Natale. Chiuderemo prima”, dicono i gestori. D’altronde non è nemmeno facile trovare chi s’impegni a subentrare. Il mercato delle golosità, in periodo di crisi, risente della difficile congiuntura economica. “Primum vivere, deinde philosophari”, dicevano gli antichi. Prima il necessario, poi il voluttuario.

Certo è che vedere quei locali sfitti sarà un altro duro colpo per gli amanti della Vetusta. Ma c’è forse uno spiraglio… ne parleremo.

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