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IL CASO Il genio italiano e il gran cuore di un imprenditore salva il Duomo di Orvieto: un laser cancella la scritta-vandalica

Si temeva addirittura un danno permanente ma l'intervento di un'azienda fiorentina permette di cancellare per sempre quel segno di inciviltà

E' andata bene ma non era per nulla scontato. E ancora una volta la tecnologia made in Italy e il grande cuore dei nostri imprenditori hanno fatto la differenza. Il Duomo di Orvieto è patrimonio del mondo, è bellezza, arte, spiritualità, storia e tanto altro ancora. Ma forse la cosa più importane è che il Duomo di Orvieto è unico, e unico resterà nella storia dell'uomo. Eppure per una partita di calcio e peggio ancora per mano di un uomo, erede di quei artisti, manovali e progettisti, è stato deturpato con delle scritte tramite bomboletta spray. Abbiamo rischiato pesantemente che quell'inchiostro provocasse danni irreparabili. La prima pulitura aveva fatto il possibile ma gli aloni erano drammaticamente visibili.

Quella particolare vernice era andata a fondo, molto a fondo. E si temeva di dover operare una sabbiatura pesante che era considerata anche invasasiva e forse non risolutiva. Ma il genio italico, oggi come ieri, è sempre la variante impazzita più bella: ed ecco che entra in scena Paolo Salvadeo, direttore Generale di El.En. SpA, azienda fiorentina specializzata nella fabbricazione di laser per applicazioni medicali, industriali e per il restauro conservativo del patrimonio artistico e culturale. Che gratuitamente ha voluto mettersi a disposizione: personale altamente specializzato e soprattutto laser di nuova generazione. Il fascio di luce è riuscito a penetrare a fondo raggiungendo i pigmenti residui. Danno permanente evitato. 

“Fa rabbia constatare che il risultato di un campionato di calcio possa indirettamente generare azioni che vanno oltre gli sfottò alla squadra avversaria, arrivando ad imbrattare il Duomo di Orvieto, il cui centro storico è patrimonio Unesco. Quando ho appreso dai giornali la questione, dopo un momento di rabbia, ho subito deciso di scrivere e poi telefonare al Presidente della Fondazione Opera del Duomo, Ing. Andrea Taddei, per metterci a disposizione nella pulitura della scritta con il laser” – così l’incipit di Paolo Salvadeo, direttore Generale di El.En. SpA, azienda fiorentina specializzata nella fabbricazione di laser per applicazioni medicali, industriali e per il restauro conservativo del patrimonio artistico e culturale.

Andrea Taddei, Presidente della Fondazione Opera del Duomo, ha raccontato che  che "fortunatamente intervenuta la telefonata di El.En. che ha aperto le porte ad una pulitura meno invasiva, con il laser, per la rimozione degli aloni residui” scongiuando il danno definitivo. Il laser della ditta fiorentina ha già salvato Ponte Vecchio da graffiti lasciati da turisti senza cervello. Ora per fare in modo che questa storia si concluda nel migliore dei modi manca un solo tassello: individuate il vandalo e farlo pagare per i danni arrecati. Chi ha sbagliato deve pagare. Lo chiede non solo Orvieto, l'Umbria ma il mondo di cui è patrimonio il Duomo di Orvieto. 

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