Grande serata a Ponte San Giovanni nel nome del patrono San Bartolomeo. Oltre 150 persone riunite nel piazzale della chiesa in un’agape fraterna
Grande serata a Ponte San Giovanni nel nome del patrono San Bartolomeo. Oltre 150 persone riunite nel piazzale della chiesa in un’agape fraterna, con la collaborazione della Pro Ponte, del Gruppo giovanile di educatori, dell’Unità parrocchiale.
Una serata cominciata sotto il segno della pioggia. Ma la fede degli organizzatori – che ha visto i convenuti assaporare l’antipasto con l’ombrello aperto – ha avuto la meglio.
Tanto che la manifestazione si è dipanata in un clima festoso e rassicurante. E senza pioggia.
È stato servito il Piatto di San Bartolomeo che discende da una ricerca fatta, qualche anno fa, con monsignor Paolo Giulietti e amici del Ponte. Un tris che prevede pasta, patate arrosto e polpettine di carne al sugo. Fattostà che – vero o meno il riferimento al santo scuoiato – il piatto era buonissimo. Bartolomeo apostolo, protettore di diverse attività artigiani che operano con coltelli e arnesi da taglio, è rappresentato da Michelangelo nel Giudizio Universale della Cappella Sistina con la propria pelle in mano (e si dice che il sembiante del volto sia l’autoritratto del grande Toscano).
Bartolomeo, protettore di Ponte San Giovanni e di Torgiano, lo è anche di Solomeo, il cui nome deriva da un’abbreviazione di S. Lomeo che compare nella cartografia di Cipriano Piccolpasso. Il puntino che segue la S di “Santo” era così grande che venne letto come una O. Da qui il nome del paese del magnate del cachemire Brunello Cucinelli.
Alla cena, salvata per intervento del santo dallo sgrullo della pioggia, ha fatto seguito il saluto del parroco e l’intervento di Paolo Befani e Valentina Ercolani, che hanno proceduto all’estrazione dei tagliandi della lotteria. Premi in natura. Ma il premio più grande è stata la serata di amichevole convivialità.