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Giro d'Italia, Gualdo Tadino si mette in mostra: una città tutta rosa che sogna il riscatto

Aspettando l'arrivo della tappa pià lunga, quella definita da "leoni", tanti appassionati e tanto orgoglio cittadino. Gualdo messa in ginocchio dalla crisi torna sotto i riflettori per tornare a volare

Il cielo è grigio sopra Gualdo Tadino. Di tanto in tanto una pioggerellina scende sui gualdesi e sui tanti tifosi, giunti da tutta Europa, per la tappa del giro d'Italia, la più lunga e definita da "leoni". Un giro di parole per ribadirne la durezza e allo stesso tempo per ricordare un campione gualdese, Adolfo Leoni, che negli anni delle salite sterrate ha vestito per molte volte la maglia rosa. Ma i gualdesi hanno voluto ricordare anche altri campioni più recenti che purtroppo ci hanno lasciati: Michele Scarponi e il grande Marco Pantani.

Gualdo Tadino è una città che sta accogliendo il giro con grande passione: balconi di abitazioni, vetrate di negozi, uffici, vicoli tutti a festa e dove il rosa è il colore dominante. E' terra di ciclismo, di fatica, di su e giù sulle montagne dell'appennino che sono il vanto di queste zone. Ma la voglia di "rosa" è anche una sorta di grande auspicio: qui la crisi economica è stata devastante. Oltre 4mila posti di lavoro persi nell'industria, nel commercio e nella ceramica. Moltissimi i laureati ma anche i lavoratori specializzati che hanno lasciato la città per andare a lavorare in Inghliterra, Lussemburgo e Francia. Non a caso alcuni lavoratori e sindacalisti hanno esposto un cartellone polemico: "Benvenuti nel territorio del lavoro perduto". La popolazione è prossima scendere sotto i 15mila abitanti.

Il rosa, di questo giro, rappresenta la speranza per un futuro migliore, per il ritorno ad un territorio ricco di lavoro oltre che di qualità della vita. Il Giro è stato fortemente voluto dall'amministrazione comunale proprio per dare un segnale che equivale ad un nuovo faticoso inizio. Sono tanti gli appassionati di ciclismo che in attesa dell'arrivo della tappa, previsto per le 17, hanno visitato non solo il villaggio del giro ma anche i musei cittadini e il monumento più importante: la Rocca Flea, esempio di fortezza federiciana. 

La città è anche blindata per permettere lo svolgimento della gara. Ecco dunque la guida per chi in queste ore vuole raggiungere la città per godersi gli ultimi chilometri della tappa da leoni. 

TUTTI I DIVIETI -  La rotatoria di fronte al centro commerciale Il Granaio sarà utilizzata per l’allestimento del palco e delle tribune e quindi dalle ore 6.00 via Flaminia sarà interdetta al traffico dall’incrocio con via Biancospino fino a quello con via Perugia. Chiusa anche via Vittorio Veneto a partire dalla rotatoria nei pressi del centro commerciale Porta Nova. Le strade saranno riaperte una volta rimosse tutte le strutture.

Negli stessi orari il traffico pesante sarà dirottato sulla nuova Flaminia, con sbarramento in località Corcia, ad esclusione dei soli mezzi che dovranno recarsi presso la zona industriale sud. Dalla parte opposta lo sbarramento avverrà sulla rotatoria di Categge. Sulla SS 444 lo sbarramento per i mezzi pesanti avverrà in corrispondenza della rotatoria di Cerqueto. Rimangono aperti tutti i percorsi alternativi.

Dalle ore 14,00 la via Flaminia verrà chiusa da Gaifana fino al km. 188,800. Chiuse anche via Tagliamento, via Esch Sur Alzette, via Riviera del Brenta, via della Stazione e la SS 444. La chiusura riguarderà anche gli accessi a questa vie. Altri percorsi a ridosso delle chiusure potranno essere soggetti a filtraggio con limitazioni alla circolazione.
 

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