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Giornata per le vittime del Covid, le storie umbre simbolo di un anno di pandemia

L'Umbria ha pagato un tributo altissimo con oltre mille morti; alcune storie che abbiamo raccontato, ma il dolore è per tutti. Le storie di guarigione e gratitudine che ci fanno sperare: insieme ce la possiamo fare

Il bollettino quotidiano è quello di una guerra: da oltre un anno combattiamo con il "nemico invisibile", eppure feroce, del virus Sars-Cov-2, che continua a mietere vittime, nonostante l'inizio della campagna vaccinale anche in Umbria.

I numeri delle vittime nella nostra regione, risparmiata dalla prima ondata di marzo 2020 ma flagellata a inizio 2021, sono raccapriccianti. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria l'Umbria ha pianto ben 1.181 decessi e i dati dicono che in totale si sono registrati al momento 48.526 casi totali di positività al Coronavirus.

Storie, volti, famiglie straziate dal nemico invisibile, che ci ha costretto a stravolgere le nostre vite e per il momento non accenna ad allentare la sua morsa. Vogliamo allora ricordare, attraverso alcune storie che abbiamo raccontato sul nostro giornale, alcune delle vittime del Covid. Ma il nostro pensiero vola commosso a tutti quei morti che non hanno avuto neanche il tempo di salutare i propri cari e ai malati che stanno ancora combattendo la più difficile battaglia.

Le vittime del Covid in Umbria

La storia di Andrea, 49 anni, di Assisi, che lascia la moglie e due figli.

Padre Danilo Reverberi, frate francescano molto apprezzato e grande esperto di cavalli.

Anche tra i medici, in molti hanno pagato il triste tributo al virus: tra questi il dottor Fausto Fiorini Pelosi e il dott. Natale Mariani (Spoleto) e il dottor Stefano Brando a Perugia.

Pure le Forze dell'Ordine hanno pianto per la perdita di alcuni membri: è il caso del Brigadiere capo Fiorenzo Meccariello e del Maresciallo Salvatore Salaris.

Anche l'Imam di Perugia Abdel Qader Mohamad, è stato tra le vittime del Covid, così come la Chiesa cattolica ha pianto i suoi sacerdoti mons. Giovanni Battista Tiacci, don Gustavo Coletti e mons. Nazzareno Scarinci.

Davvero impossibile elencare tutti e ci dispiace; ma ci stringiamo idealmente ai loro familiari in questa Giornata dedicata alle Vittime del Covid.

Storie di speranza e guarigione

Ma in questo giorno triste vogliamo comunque ricordare le storie di guarigione; persone che hanno affrontato il tunnel della malattia e grazie all'aiuto di medici, infermieri e tutto il personale sanitario sono riusciti a uscirne. Storie di gratitudine e speranza che abbiamo raccontato e che vogliamo lasciare come segno di speranza, di umanità e di lotta. Perché in questa difficile battaglia contro il Covid, nessuno si salva da solo.

La storia di Gianni

La storia di Simone

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