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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Giornata mondiale contro l'omofobia, Omphalos: "C'è ancora molto da fare"

L'associazione promuove una proiezione gratuita cinema Méliès e poi un confronto sul tema

Il 17 maggio di ogni anno ricorre la giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, una ricorrenza riconosciuta dall'Unione europea e dalle Nazioni Unite che si celebra in tutto il mondo dal 2004. Per celebrare questa importante ricorrenza, questa sera alle 21 presso il Nuovo Cinema Méliès (via della Viola, 1 a Perugia), Omphalos offrirà gratuitamente la proiezione del film “Pride” di Mattew Warchus a cui seguirà un dibattito in sala sui temi delle Giornata.

"L’Italia ha ancora molta strada da fare sul terreno della lotta contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – dichiara Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – Il nostro paese è uno dei pochi in Europa a non aver ancora approvato una legge contro l’omo-lesbo-bi-transfobia, affossata in Senato nel 2021. Anche i fondi in carico all’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Raziali) per la costituzione e la gestione dei Centri Antidiscriminazione, che dal 2020 sono stanziati annualmente, risultano ad oggi bloccati, mettendo in pericolo le attività di questi importanti presidi sociali".

Il Centro Antidiscriminazioni di Omphalos, costituito nel 2022 proprio grazie ai fondi dell’UNAR, rimane ad oggi attivo grazie unicamente ai fondi propri dell’associazione, che ha deciso di farsi carico di tutti i costi evitando così di chiudere le attività. Il Centro Antidiscriminazione offre servizi gratuiti di supporto alle persone LGBT+ (lesbiche, gay, bisessuali, trans*) vittime di violenza o discriminazioni, quali ad esempio la consulenza psicologica, assistenza sociale e abitativa, consulenza legale, sanitaria e orientamento al lavoro. Nei primi 12 mesi di attività il Centro Antidiscriminazioni di Omphalos, che copre l’intera regione Umbria, ha risposto ad oltre 500 richieste, grazie all’impegno dei numerosi professionisti e professioniste che ci lavorano.

"Mentre l’ISTAT pubblica una nuova ricerca sulle discriminazioni lavorative nei confronti delle persone Lgbt+ dalla quale emerge una situazione ancora preoccupante – continua il presidente di Omphalos – abbiamo un Governo che ha sostanzialmente dichiarato guerra ai diritti e che non perde occasione per attaccare la comunità Lgbt++. L’attacco alle Famiglie Arcobaleno, così come il blocco dei fondi Unar sono segnali inequivocabili che ci preoccupano profondamente. Fortunatamente l’Europa ha già richiamato il nostro paese ai suoi doveri a riguardo: sul tema delle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali, così come sull’approvazione di una legge efficace contro le discriminazioni. Ma forse non è sufficiente. Come accadde già per le Unioni Civili, arriverà anche il momento delle sanzioni e a quel punto il Governo in carica sarà costretto a fare finalmente un altro passo di civiltà verso uguaglianza e diritti".

 

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