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Il principe dei giornalisti effigiato dalla regina delle ritrattiste. Gino Goti e Serena Cavallini in sinergia per un’opera di singolare appeal

Il principe dei giornalisti effigiato dalla regina delle ritrattiste. Gino Goti e Serena Cavallini in sinergia per un’opera di singolare appeal: un acquerello che ritrae Gino con aria autoironica e furbetta.

Goti è personaggio di rilievo nell’ambito del giornalismo radio televisivo. Per anni annunciatore Rai, poi regista e collaboratore di pezzi da novanta del giornalismo sportivo e dell’intrattenimento.

Goti, anche dopo la pensione, è attivissimo, ha creato e dirige un’agenzia fotogiornalistica. È addetto stampa di importanti associazioni. Non solo scrive testi, ma effettua riprese, montaggi, servizi per televisioni locali. Segue i principali eventi sportivi e culturali ed è fonte di sicura attendibilità.

Serena Cavallini è incisore di rango, allieva prediletta di Padre Diego Donati dal quale ha appreso le tecniche e l’approccio poetico alla rappresentazione della natura e della città. Famosi i suoi scorci di angoli meno noti della città del Grifo.

Serena – oltre che poetessa, scrittrice, fotografa – eccelle nel ritratto e nella tecnica dell’acquerello. Ha voluto così effigiare l’amico Gino, per il quale ha eseguito anche dei disegni inseriti nel suo ultimo libro.


 

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