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Giano dell'Umbria, la scuola dei record con il 100 dello studente-lavoratore e la prima ragazza diplomata in meccanica

Il dirigente Madonia Ferraro: "Abbiamo lavorato sulle competenze, sull'ascolto pedagogico e sul rapporto con le aziende del territorio"

Un 100 (di uno studente lavoratore) e la prima diplomata in meccanica. Sono i risultati di spicco dell’Istituto Omnicomprensivo Giano dell’Umbria-Bastardo all’esame di maturità di quest’anno.

“Visar Zekjiri è il primo 100 dell’istituto professionale e Alessia Massimiliani è la prima ragazza diplomata meccanico, la prova che possiamo uscire dal ‘gender settoriale’, dall’idea che alcuni lavori siano riservati a uomini o donne. È un cambiamento di prospettiva che ci permette di dare la possibilità di scegliere cosa vogliono fare i ragazzi – racconta il dirigente scolastico Maurizio Madonia Ferraro - È il frutto del lavoro fatto a scuola in questi ultimi tre anni, durante i quali abbiamo cercato di verticalizzare gli interventi nel progetto di istituto e abbiamo dato spazio a tanti progetti, come ‘Green Giano’, progetto triennale su sostenibilità ambientale e legalità”.

La scuola ha lavorato sugli obiettivi formativi con il curriculum verticale, nell’ottica delle competenze da raggiungere attraverso percorsi professionali basati non solo sulla conoscenza, ma molto sui bisogni formativi dei ragazzi e sulle competenze possedute e da raggiungere.

“Abbiamo attuato la personalizzazione dell’apprendimento, costruendo un percorso per ognuno degli studenti, attraverso l’ascolto pedagogico degli studenti – prosegue il dirigente Madonia Ferraro – Il Pcto è stato un momento molto importante per i ragazzi, per la scuola e per le aziende. Stage e ore di apprendistato hanno permesso agli studenti di approcciare il mondo del lavoro e andare nelle aziende e per le attività lavorativi per le quali si preparano. C’è stato un grande raccordo tra le aziende e scuola, con gli studenti impegnati a confrontarsi con i macchinari a controllo numerico, con corsi formativi specifici e l’esame finale, il cui risultato testimonia l’impegno per l’intera classe – conclude ancora il preside – Non si guarda più solo alla formazione, ma ai bisogni dello studente e a cosa chiede il mondo del lavoro: le aziende investono sullo studente e poi lo assumono. Così è stato per i nostri ragazzi che la mattina erano a scuola e il pomeriggio in azienda”.

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